Statistiche di Sangue la realtà dei Femminicidi in Italia

Statistiche di Sangue la realtà dei Femminicidi in Italia

Il fenomeno dei femminicidi continua a rappresentare una tragica realtà in Italia.

Un’Analisi degli Ultimi Eventi

Nel 2024, il numero di donne uccise è allarmante, con una media di una vittima ogni 3-4 giorni.

Secondo le statistiche, i femminicidi sono spesso perpetrati da partner o ex partner, riflettendo dinamiche di possesso e controllo.

Tra le vittime recenti, ricordiamo Rosa D’Ascenzo, Renée Amato, Annalisa Rizzo ed Ester Palmieri. Questi nomi rappresentano non solo delle statistiche, ma vite spezzate e famiglie distrutte.

Le Cause del Fenomeno

Il femminicidio è definito come l’uccisione intenzionale di una donna per motivi legati al genere.

Le cause principali includono ruoli di genere stereotipati, discriminazione e relazioni di potere squilibrate. Nonostante gli sforzi delle organizzazioni per i diritti delle donne e una crescente consapevolezza, i progressi nel fermare questa violenza sono stati insufficienti.

Non è un problema limitato all’Italia, ma è diffuso in tutto il mondo.

Nel 2022, circa 48.800 donne e ragazze sono state uccise dai loro partner intimi o da altri membri della famiglia. Questo dato sottolinea l’urgenza di un’azione globale per affrontare questa emergenza.

Ogni vita persa è una tragedia che poteva essere evitata con interventi tempestivi e un supporto adeguato alle vittime. Solo attraverso un impegno collettivo possiamo sperare di porre fine a questa violenza.

È fondamentale continuare a sensibilizzare l’opinione pubblica e a promuovere politiche efficaci per prevenire i femminicidi.

Comportamenti Violenti

E’ essenziale che le donne si informino e prendano coscienza e consapevolezza dei sintomi che precedono gli eventi estremi.

Gli autori di femminicidio hanno spesso precedenti di violenza, storie di violenza domestica o nelle famiglie di origine, comportamenti violenti in altre relazioni; hanno la tendenza a controllare il telefonino con accesso ai social e ai messaggi della partner senza il suo consenso; usano la manipolazione psicologica facendo sentire la vittima in colpa o responsabile per la violenza subita; hanno un comportamento aggressivo con abusi verbali ad abusi fisici e hanno reazioni violente quando il partner cerca di chiudere la relazione.

Sono senza dubbio segnali di allarme nella relazione l’alternanza tra periodi di violenza e momenti di apparente calma e pentimento, noti come “fase della luna di miele”.

Riconoscere questi segnali può aiutare a intervenire tempestivamente e a fornire il supporto necessario alle vittime.

Le principali strategie ad oggi adottate in Italia sono:

educazione e sensibilizzazione dell’opinione pubblica, supporto alle vittime, legislazioni e politiche, formazione degli operatori, coinvolgimento della comunità con reti di supporto, monitoraggio dei dati e ricerca.

Queste misure, contribuiscono significativamente a prevenire i femminicidi e a proteggere le donne da ogni forma di violenza, ma evidentemente non sono ancora sufficienti a tutelarle da abusi fisici e psicologici, da un comportamento ossessivo e controllante, fatto di gelosia estrema e isolamento sociale, minacce ed intimidazioni.

Strumenti a supporto delle vittime

Esistono diversi strumenti in Italia, diretti a supportare le donne vittime di violenza domestica, alcune delle principali sono:

Centri Antiviolenza: Offrono ascolto, accoglienza, assistenza psicologica e legale, supporto ai minori ed alle vittime di violenza, con orientamento al lavoro e all’autonomia abitativa.

Case Rifugio: Strutture sicure dove le donne e i loro figli possono trovare rifugio e protezione immediata.

Numero Verde 1522: Servizio gratuito attivo 24/7 che offre supporto in italiano, inglese, francese, spagnolo e arabo. È possibile chiamare per ricevere assistenza immediata e informazioni sui centri antiviolenza disponibili.

Sono inoltre previsti supporti economici.: il reddito di libertà è un contributo economico fino a 400 euro mensili per 12 mesi, destinato alle donne vittime di violenza per sostenere la loro autonomia; l’assegno di inclusione è un sostegno economico e di inclusione sociale per le vittime di violenza di genere, che include percorsi personalizzati di inclusione sociale e lavorativa.

E’ inoltre prevista l’assistenza legale con supporto per affrontare le questioni legali legate alla violenza domestica, inclusi ordini di protezione e procedimenti penali e l’assistenza psicologica, con supporto psicologico individuale o di gruppo per aiutare le vittime a superare il trauma e a ricostruire la propria vita.

E’ previsto anche un congedo indennizzato per le lavoratrici inserite nei percorsi di protezione, che possono beneficiare di un’astensione dal lavoro per un periodo massimo di 90 giorni nell’arco di tre anni.

L’INPS ha inoltre attivato una guida interattiva che offre informazioni sui servizi e sulle prestazioni disponibili per le donne vittime di violenza.

Queste risorse sono fondamentali per offrire supporto e protezione alle donne in situazioni di violenza domestica.

Se tu o qualcuno che conosci è in pericolo, è importante cercare aiuto immediatamente.

 

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