Finanziamenti fino a 3 milioni di euro per le imprese femminili e giovanili

di Giancarlo Coppola
Dottore Commercialista
Presidente Commissione Finanza Aziendale ODCEC – Palmi
Faculty Member Mastebank – Direttore Area Research (www.masterbank.it)
Presidente ANEFI – Ass. Naz. Esperti in Finanziamenti d’Impresa (www.anefi.it)

È stato riformulato l’incentivo “nuove imprese a tasso zero” che ora, a dispetto del nome, finanzia anche imprese già esistenti da 5 anni. Come nella precedente versione sono ammissibili le imprese costituite con la forma di società, che siano costituite in prevalenza da giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni o da donne senza limiti di età.

La novità più interessante è che, rispetto al passato, viene introdotta una quota di contributo a fondo perduto e che l’importo del finanziamento, rispetto al passato, è stato raddoppiato, potendo arrivare fino a 3 milioni di euro.

Vediamo nel dettaglio come funziona.

Chi sono i beneficiari?

Possono accedere al finanziamento le piccole e micro imprese, escluse le ditte individuali, già costituite da non più di 60 mesi alla data di presentazione della richiesta del finanziamento i cui soci siano, in maggioranza, sia di numero sia come possesso delle quote di partecipazione, di età compresa tra i 18 ed i 35 anni (36 anni non compiuti). oppure da donne, senza limite di età.

Qualche esempio pratico ci fa capire meglio le varie fattispecie. In pratica, possono accedere al finanziamento:

  • Società composta da 3 soci, maschi, di cui 2 di età inferiore ai 36 anni e 1 di età superiore, la cui maggioranza delle quote societarie (almeno il 51% sia detenuta dai soci di età inferiore ai 36 anni).
  • Società composta da 4 soci, maschi, di cui 3 di età inferiore ai 36 anni e 1 di età superiore, la cui maggioranza delle quote societarie (almeno il 51% sia detenuta dai soci di età inferiore ai 36 anni).
  • Società composta da 3 soci, senza limite di età di cui 2 donne e 1 uomo, la cui maggioranza delle quote societarie (almeno il 51% sia detenuta dai soci di sesso femminile).
  • Società composta da 4 soci senza limite di età, di cui 3 donne e uomo, la cui maggioranza delle quote societarie (almeno il 51% sia detenuta dai soci di sesso femminile).

Possono accedere anche le società non ancora costituite purché la costituzione avvenga entro i termini indicati nella comunicazione di ammissione alle agevolazioni.

Cosa si può fare?

  1. produzione di beni nei settori industria e artigianato;

  2. trasformazione dei prodotti agricoli;

  3. fornitura di servizi alle imprese e alle persone ivi compresi quelli afferenti all’innovazione sociale;

  4. commercio di beni e servizi;

  5. turismo;

  6. valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico;

  7. attività volte al miglioramento dei servizi per la ricettività e l’accoglienza.

Quali sono le spese ammissibili?

Abbiamo due casi diversi: 1) le nuove imprese e quelle costituite da meno di 36 mesi; 2) le imprese costituite da oltre 36 mesi.

Nel primo caso l’importo massimo delle spese per investimenti non può superare 1,5 milioni di euro e riguarda:

  • spese per opere murarie, con il limite del 30% dell’investimento e con inammissibilità dell’acquisto dell’immobile. Rientrano nel limite del 30% anche gli impianti generali, ad esempio impianto elettrico, idrico, riscaldamento, ecc.
  • Macchinari, impianti ed attrezzature, nuovi di fabbrica. (Non sono ammessi i beni usati).
  • Software e applicazioni emergenti di intelligenza artificiale, blockchain e internet of things.
  • Brevetti, il cui valore sia giustificato da perizia giurata.
  • Consulenze specialistiche, se sono funzionali all’avvio dell’attività e nel limite del 5% dell’importo del finanziamento.
  • Gli oneri notarili relativi al contratto di finanziamento e alla costituzione della società.

A queste spese si aggiunge, nel limite del 20% dell’investimento, una quota di finanziamento a copertura delle spese di gestione del primo anno di attività, quali:

  • materie prime, sussidiarie, materiali di consumo e merci;
  • servizi necessari allo svolgimento delle attività dell’impresa;
  • godimento di beni di terzi.

Nel caso di imprese costituite da oltre 36 mesi l’importo massimo dell’investimento sale a 3 milioni di euro e riguarda:

  • Acquisto dell’immobile. Solo per le imprese del settore turismo e con il limite del 40% dell’importo totale dell’investimento.
  • Spese per opere murarie, con il limite del 30% dell’investimento.
  • Macchinari, impianti ed attrezzature, nuovi di fabbrica. (Non sono ammessi i beni usati).
  • Software, brevetti, licenze e marchi.

Per entrambe le tipologie di imprese valgono le seguenti condizioni:

  • Ai fini dell’ammissibilità, le spese devono essere contabilizzate nel rispetto delle normative contabili e fiscali di riferimento. È consigliabile l’adozione del regime di contabilità ordinaria.
  • Le spese devono essere pagate tramite un conto corrente bancario intestato all’impresa beneficiaria dedicato, anche in via non esclusiva, alla realizzazione del programma di investimenti. È consigliabile, invece, che il conto corrente sia dedicato in via esclusiva al pagamento delle fatture relative all’investimento.
  • I beni (e i servizi) oggetto dell’investimento devono essere utilizzati esclusivamente dall’impresa proponente nell’unità produttiva destinataria dell’aiuto. Ci sono alcune eccezioni che vanno valutate singolarmente.
  • I beni (e i servizi) oggetto dell’investimento devono essere acquistati da terzi che non hanno relazioni con l’acquirente.
  • Non sono ammesse spese riferite a commesse interne di lavorazione.
  • Non sono ammesse spese relative ad investimenti di pura sostituzione di impianti, macchinari e attrezzature.
  • Non sono ammesse spese effettuate mediante il cosiddetto “contratto chiavi in mano”.
  • Non sono ammesse spese relative a macchinari, impianti e attrezzature usati, e quelle relative a imposte e tasse.
  • Sono ammesse, invece, le spese relative all’acquisto di mezzi di trasporto o veicoli di qualsiasi natura, purché strettamente necessari al ciclo di produzione.
  • Le spese sono ammesse al netto dell’IVA.

Gli investimenti dovranno essere realizzati entro ventiquattro mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento.

Dove devo fare l’investimento?

In tutta Italia.

Quanti soldi mi daranno?

Le agevolazioni consistono in un finanziamento a tasso zero, della durata massima di dieci anni, e di contributo a fondo perduto, per un importo complessivamente non superiore al 90% del totale delle spese ammissibili.

Per le imprese costituite da non più di 36 mesi, il contributo a fondo perduto è pari al 20% delle spese relative a macchinari, impianti ed attrezzature, programmi informatici e servizi per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione, brevetti e licenze d’uso.

Per le imprese costituite da non più di 60 mesi, il contributo a fondo perduto è pari al 15% delle spese relative a macchinari, impianti ed attrezzature, programmi informatici, brevetti, licenze e marchi.

In caso di esaurimento delle risorse finanziarie destinate al contributo a fondo perduto, le agevolazioni sono concesse nella sola forma di finanziamento agevolato.

Come e quando me li daranno?

Il finanziamento sarà erogato per stati avanzamento lavori in un massimo di 5 quote. L’erogazione delle singole quote può avvenire anche a presentazione di fatture non quietanzate, purché nei limiti del 20% per cento delle agevolazioni concesse nel caso del I SAL e del 30% per cento per i SAL successivi al primo; a condizione che per ogni quota diversa dalla prima, l’impresa presenti le quietanze relative all’erogazione precedente.

In alternativa, le singole erogazioni possono essere corrisposte sulla base di fatture di acquisto non quietanzate, se l’impresa apre conto corrente vincolato per il pagamento dei fornitori dei beni agevolati.

È, inoltre, prevista la possibilità  di ottenere, l’erogazione della prima quota di agevolazione a titolo di anticipazione, fino ad un importo pari al 40% del finanziamento, dietro presentazione di apposita fidejussione.

Quando posso presentare la richiesta del finanziamento?

A partire dal 19 maggio. Non c’è una scadenza, però trattandosi di bando a sportello è consigliabile presentare la richiesta il prima possibile.

Come si presenta la richiesta di finanziamento?

Compilando una domanda sul sito web dell’ente gestore dell’agevolazione e corredandola della documentazione necessaria, in primis un Business Plan redatto secondo la buona prassi professionale, eventualmente facendosi assistere da un professionista esperto del ramo finanziamenti d’impresa.

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