Cala lo spread tra Btp e Bund
Il miglioramento dei conti pubblici riflesso nella riduzione del differenziale rispetto ai titoli di stato tedeschi
Il 3 dicembre lo spread tra Btp e Bund tedeschi è sceso – seppur di pochissimo – al di sotto dei 70 punti base, raggiungendo un valore minimo che non si toccava da oltre 15 anni (dal 2009 per l’esattezza).
Il risultato è stato ottenuto anche grazie al miglioramento del rating dei titoli del debito pubblico del nostro Paese.
Nei giorni scorsi, difatti, Mood’s ha innalzato il rating da Baa3 a Baa2, facendo seguito agli apprezzamenti giunti nel corso dell’anno da parte di altre agenzie (S&P, Fitch e Dbrs).
In particolare, il tasso di rendimento dei Btp a dieci anni è sceso dal 3,52% di inizio anno al 3,44% del 3 dicembre.
Tale diminuzione, sebbene modesta, ha avuto l’effetto da un lato di far aumentare le quotazioni dei titoli già in circolazione, dall’altro lato di garantire allo Stato importati risparmi.
Secondo le stime fatte dall’Ufficio parlamentare di bilancio, lo Stato potrebbe risparmiare oltre 17 miliardi di euro di spesa per interessi nel prossimo quinquennio.
Le aspettative degli ottimisti sono di un’ulteriore riduzione dei tassi sulle nuove emissioni, con l’effetto di far ulteriormente apprezzare quotazioni e rendimenti dei titoli già oggi in circolazione.

