Successioni e Donazioni rivoluzionate
Successioni e Donazioni rivoluzionate cosa cambia davvero dal 2025
Autoliquidazione dell’imposta, nuove regole su liberalità indirette e sanzioni ridotte
A partire dal 1° gennaio 2025, le successioni e donazioni cambieranno volto. Il decreto legislativo n. 139/2024, in attuazione della legge delega n. 111/2023, introduce una serie di novità che puntano a razionalizzare e semplificare l’imposizione, incidendo profondamente sulle modalità di adempimento da parte dei contribuenti.
Autoliquidazione dell’imposta
Come chiarito dalla circolare n. 3/E del 17 aprile 2025 dell’Agenzia delle Entrate, con le successioni aperte dal 1° gennaio 2025, non sarà più l’Amministrazione finanziaria a liquidare l’imposta e richiederne il pagamento. Saranno i contribuenti stessi, in base alla dichiarazione di successione, a calcolarla e a versarla, con il codice tributo “1539” tramite modello F24.
Il termine è fissato in 90 giorni dal termine di presentazione della dichiarazione, ovvero entro 12 mesi dalla data di apertura della successione, più ulteriori 90 giorni. È inoltre prevista la possibilità di rateizzare l’importo dovuto, versando almeno il 20% subito e il resto fino a 12 rate trimestrali, se il debito supera i 20.000 euro.
Aliquote e franchigie
Il decreto formalizza nel Testo Unico Successioni e Donazioni (TUS) le aliquote e franchigie già in vigore:
- 4% per coniuge e parenti in linea retta, con franchigia di 1.000.000 euro;
- 6% per fratelli e sorelle, con franchigia di 100.000 euro;
- 6% per altri parenti fino al 4° grado (senza franchigia);
- 8% per altri soggetti;
- 1.500.000 euro di franchigia per le persone con disabilità grave ai sensi della L. 104/1992.
Focus giovani under 26
Il nuovo sistema prevede una tutela speciale per gli eredi unici di età inferiore ai 26 anni: le banche potranno autorizzare lo svincolo delle attività finanziarie per consentire il pagamento delle imposte catastali, ipotecarie e di bollo, anche prima della presentazione della dichiarazione di successione.
Liberalità indirette
Profonda revisione anche per la disciplina delle liberalità indirette:
- L’accertamento potrà avvenire solo se risultano da dichiarazioni rilasciate nell’ambito di procedimenti di accertamento tributario.
- Non è più richiesto che abbiano determinato un incremento patrimoniale superiore a 350 milioni di lire.
- Tali liberalità saranno tassate con aliquota 8%, per la parte eccedente eventuali franchigie.
Viene inoltre incentivata la registrazione volontaria delle liberalità indirette, applicando le stesse aliquote e franchigie previste per donazioni e successioni.
Fine del coacervo successorio
L’istituto del “coacervo successorio”, che prevedeva il ricalcolo delle imposte considerando donazioni pregresse ai fini della franchigia, viene abrogato. Rimane invece la sommatoria idealizzata delle donazioni precedenti, esclusivamente ai fini della verifica della franchigia spettante.
Sanzioni più leggere
A partire dalle violazioni commesse dal 1° settembre 2024, le sanzioni sono ridotte:
- Omessa dichiarazione di successione: sanzione pari al 120% dell’imposta liquidata (non più fino al 240%).
- Ritardo nella presentazione non superiore a 30 giorni: sanzione del 45%.
Considerazioni finali
La riforma rappresenta un importante cambio di paradigma, imponendo ai contribuenti un ruolo attivo nella determinazione dell’imposta. L’autoliquidazione, se da un lato aumenta gli oneri operativi per gli eredi e i professionisti che li assistono, dall’altro accelera i tempi di definizione delle posizioni successorie.
Diventa centrale il ruolo di avvocati e commercialisti nella corretta impostazione della dichiarazione di successione e nella valutazione delle opportunità offerte dalle nuove norme in tema di liberalità e pianificazione successoria.
Leggi il COMUNICATO STAMPA – “Successioni, nella circolare dell’Agenzia focus sulle novità – con l’autoliquidazione l’imposta è determinata dal contribuente”.
Leggi la CIRCOLARE N. 3/E DEL 16 Aprile 2025