Commercialista nel futuro IA ne sottolinea l’importanza
Competenza e rapporto Intuitu personae sono i fattori di successo del commercialista generalista, non lo svolgere gli adempimenti fiscali
A seguito del mio articolo precedente “Il commercialista generalista quale risorsa del paese” sui social si è avviato un dibattito di estremo interesse.
Per molti, a mio avviso correttamente, il tema è stato quello di trovare percorsi per valorizzare il ruolo, basato sull’intuitu personae, che ci è riconosciuto dagli italiani.
Qualcuno, invece, ha ritenuto “offensivo” il termine che io ho usato ” generalista, ma credo derivi solo dal fatto che, forse, non si sia soffermato a pieno sulle riflessioni contenute nel testo.
Vi è poi, chi addirittura ha fatto previsioni drammatiche sul futuro della categoria, facendo riferimento ad una tabella estratta da un articolo che, riprendendo i risultati di un’indagine internazionale, indica il commercialista fra le attività in discesa come richiesta da parte del mercato.
Non essendo convinta di questa classificazione, ho voluto leggere direttamente il lavoro da cui si è preso spunto e cioè il “Future of job report 2025 “ pubblicato dal World Economic Forum.
Il campione utilizzato è di 1.000 grandi aziende sparse in tutto il mondo e quindi evidenzia un trend molto generico ( e posso dire anche intuitivo) ) che sottolinea due elementi sostanziali:
- Tutti i lavori prettamente meccanici verranno effettuati in modo automatico
- Assumeranno sempre più importanza i soft skill e la capacità di contestualizzare i dati.
Va poi sottolineato chela ricerca è soprattutto incentrata sulle richieste delle imprese in merito alle proprie assunzioni, poco o nulla sulla richiesta del mercato di offerta consulenziale.
E’ evidente che i parametri sono differenti.
Da quanto detto, ne deriva che trarre conclusioni di un declino della nostra tipologia di consulenza appare, a mio avviso, quantomeno forzato..
Il contenuto della tabella è’ una traduzione dall’inglese , a mio avviso, poco rispondente ai reali contenuti della ricerca (peraltro veramente molto interessante.
Un collega ha voluto chiedere alla intelligenza artificiale il futuro della nostra professione.
Il risultato è molto interessante e, in conclusione, sottolinea che il commercialista non sarà (n.d.r. e non lo è mai stato) solo un “esecutore” di compiti tecnici, ma un supervisore delle operazioni automatizzate, intervenendo in caso di anomalie e personalizzazioni.
La sua consulenza verterà l’ interpretare i dati generati dalle macchine e tradurli in decisioni strategiche per il cliente..
In definitiva quello che ho scritto nel precedente articolo e cioè che il commercialista che svolge una ruolo di punto di riferimento per le realtà più piccole sui temi economici grazie anche ad un rapporto “intuitu personae” sarà sempre più richiesto.
Il “commercialista generalista”, o di base, o tradizionalista (…insomma come si desidera chiamare questa figura) non è un mero caricatore di dati su un pc, né tanto meno un automatico compilatore di dichiarazioni…è per il cliente molto molto di più e la ricerca che attribuisce autorevolezza a questa figura ne è la prova.
Secondo chaptgbt, fra gli altri aspetti, il valore aggiunto del commercialista è nella capacità di comprendere le esigenze specifiche del cliente e questo sarà un fattore vincente nel futuro……ma vuoi vedere che l’intelligenza artificiale ha compreso ciò che alcuni all’interno della categoria non hanno ancora capito?