Collocamento nuovi titoli governativi pensati per famiglie

Collocamento nuovi titoli governativi pensati per famiglie

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze comunica il tasso dei nuovi Btp Più

Lo scorso venerdì (14 febbraio) il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha reso noto il tasso d’interesse minimo garantito dei BTP Più, i nuovi titoli governativi – facenti parte della famiglia dei BTP valore – in collocamento da oggi (17 febbraio) e fino a venerdì 21 febbraio, salvo chiusura anticipata.

La cedola, che sarà liquidata trimestralmente, sarà calcolata, per i primi 4 anni, al tasso d’interesse annuo minimo del 2,80%.

Al termine del periodo di collocamento sarà comunicato il tasso definitivo, come detto non inferiore al 2,80%.

Dal quinto anno, secondo un meccanismo di step up, il tasso minimo salirà al 3,60%.

Il BTP Più è pensato per le famiglie risparmiatrici. Per tale ragione, l’investimento minimo è di mille euro e non ci saranno costi di collocamento (salvo, ovviamente, le commissioni d’intermediazione eventualmente dovute alla propria banca).

Anche il pagamento trimestrale delle cedole favorisce le famiglie, maggiormente interessate ad ottenere un flusso cedolare infrannuale e non unicamente alla fine dell’anno.

Sempre per andare incontro alle esigenze dei risparmiatori retail, è garantito il rimborso alla pari – quindi senza possibilità di perdita del capitale investito anche laddove la quotazione di mercato del titolo fosse inferiore al suo valore nominale – dopo 4 anni, precisamente in una finestra temporale già stabilita tra il 29 gennaio e 16 febbraio 2029.

Tale opzione di uscita a capitale garantito sarà però riservata unicamente a chi acquista i titoli in fase di collocamento – potrà farlo presso la propria banca o l’ufficio postale – e non a coloro che li acquistassero successivamente sul mercato secondario.

Ovviamente, l’opzione di uscita al valore nominale sarà esercitata unicamente laddove il titolo, dopo quattro anni, quotasse sotto la pari. Questo accadrebbe se a inizio 2029 i titoli dello stato fossero emessi a tassi d’interesse maggiori. In tal senso, dunque, l’opzione di uscita va vista sia quale possibilità di disinvestimento – anche parziale – per quelle famiglie che avessero realmente bisogno di smobilizzare il proprio investimento, sia quale opzione per spostarsi su titoli più remunerativi.

I BTP Più, come tutti i titoli di stato, godranno della tassazione agevolata al 12,50% e – per un importo massimo di euro 50 mila – sono esclusi dal calcolo dell’ISEE.

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