Il risiko bancario tiene banco

Il risiko bancario tiene banco

Anche Bper scende in campo. OPS sull’intero capitale di Banca Popolare di Sondrio.

Una cosa è certa, non ci stiamo annoiando.

Negli ultimi mesi il settore bancario in Italia è in forte fermento.

Dopo l’OPS lanciata da Unicredit sull’intero capitale di Banco BPM (ancor prima, a settembre, Unicredit aveva comunicato di aver acquistato azioni della tedesca Commerzbank) e quella di MPS su Mediobanca, anche Banca Popolare dell’Emilia Romagna prova a crescere, lanciando un’offerta pubblica di scambio sull’intero capitale di Banca Popolare di Sondrio.

L’obiettivo dichiarato da BPER è l’acquisizione almeno del 50% del capitale di BPS, obiettivo che la banca emiliana si “riserva di rinunciare parzialmente …. purché la partecipazione acquisita sia superiore al 35%”.

Il concambio tra le due azioni è stato fissato in 1,450 azioni di nuova emissione di BPER per ogni azione BPS, con un prezzo implicito di offerta di 9,527 euro per azione, valorizzazione che garantirebbe agli azionisti BPS un premio del 6,6% rispetto alla quotazione del 5 febbraio scorso.

Dettaglio importante. Come per l’offerta lanciata nei giorni scorsi da MPS su Mediobanca – in entrambi gli istituti ci sono le famiglie Caltagirone e Del Vecchio – anche in tal caso c’è un azionista di riferimento comune ad entrambi gli istituti. Unipol, difatti, possiede il 24,6% del capitale di BPER (20% circa in azioni e il restante mediante swap) e il 19,7% di quello della Banca Popolare di Sondrio.

Sembra dunque che in un mercato bancario in forte fermento l’azionista di riferimento di entrambi gli istituti voglia provare a evitare scalate ostili da parte di outsiders.

Da questo risiko bancario hanno dichiarato di restarne convintamente fuori Intesa Sanpaolo – il principale player del settore bancario italiano – Mediolanum, Fineco e Banca Generali.