Nuove Tabelle Rimborsi Chilometrici ACI 2025

Nuove Tabelle Rimborsi Chilometrici ACI 2025

Auto Aziendale ad Uso Promiscuo e Nuove Tabelle Rimborsi Chilometrici ACI 2025

Il 2025 si preannuncia come un anno di buoni propositi per il settore delle auto aziendali concesse in uso promiscuo, grazie all’introduzione delle nuove tabelle ACI e ai cambiamenti normativi introdotti con la legge di bilancio. Questi aggiornamenti non solo influiscono sui calcoli dei fringe benefit, ma ridefiniscono anche le modalità di rimborso chilometrico per le percorrenze lavorative. Vediamo in dettaglio le novità, i calcoli pratici e le implicazioni.

Le nuove tabelle ACI 2025: aggiornamenti fondamentali

Pubblicate in Gazzetta Ufficiale (numero 304 del 30 dicembre 2024, Supplemento Ordinario n. 42), le tabelle ACI 2025 sono  entrate in vigore il 1° gennaio 2025 e rappresentano il punto di riferimento obbligatorio per il calcolo dei costi chilometrici di esercizio. Suddivise per tipologia di veicolo e alimentazione, queste tabelle definiscono i parametri necessari per determinare con precisione il valore economico dei fringe benefit concessi ai dipendenti e dei rimborsi chilometrici per le percorrenze lavorative.

Queste tabelle servono sia per il calcolo del rimborso chilometrico legato all’uso lavorativo dei veicoli personali, sia per la determinazione del fringe benefit dei veicoli aziendali a uso promiscuo. Esse offrono una valutazione accurata dei costi di esercizio considerando elementi come bollo, assicurazione, carburante, manutenzione e ammortamento, differenziati per tipologia di motorizzazione e percorrenze medie annue.

Cosa sono e a cosa servono le tabelle ACI

Le tabelle ACI vengono utilizzate da aziende e Pubbliche Amministrazioni per calcolare:

  • il rimborso da corrispondere a dipendenti e professionisti qualora utilizzino l’auto privata per svolgere l’attività lavorativa;
  • il compenso in fringe benefit per i veicoli concessi in uso promiscuo a dipendenti da riportare in fase di dichiarazione dei redditi.

La classificazione dei documenti approvati con le Tabelle ACI, in righe e colonne, segue il format delle motorizzazioni, di marche e modelli come da fringe benefit 2025. Sono suddivise anche tra veicoli in produzione e fuori produzione.

Calcolo del rimborso chilometrico: esempi pratici

I costi chilometrici riportati nelle tabelle ACI sono necessari per quantificare l’importo dei rimborsi spettante a dipendenti, amministratori, soci, personale esterno legato all’azienda da contratti di collaborazione (professionisti e lavoratori autonomi), anche occasionale,  quando si recano in un luogo diverso dalla sede abituale per svolgere compiti e mansioni per conto dell’azienda utilizzando un mezzo proprio (come un’auto di proprietà o a noleggio).

Il datore di lavoro o il cliente rimborsa le spese del tragitto, documentate tramite le tabelle ACI, calcolando il costo per chilometro specifico del veicolo utilizzato.

Esempio 1: Un dipendente utilizza un’auto a benzina con un costo chilometrico di 0,50 euro e percorre 5.000 km per motivi lavorativi. Il rimborso sarà:

0,50 € x 5.000 km = 2.500 €

Esempio 2: Per un veicolo elettrico con un costo chilometrico di 0,40 euro e una percorrenza di 5.000 km:

0,40 € x 5.000 km = 2.000 €

Secondo quanto previsto dalla Circolare del Ministero delle Finanze n. 326/E del 1997, il rimborso al dipendente non è tassato purché sia stato riferito a trasferte extracomunali e calcolato secondo i coefficienti indicati nelle tabelle ACI. Per i professionisti rappresenta un costo deducibile nelle spese aziendali se documentato in modo analitico e legato all’attività professionale.

Il rimborso chilometrico rientra tra i costi di impresa ed è, quindi, deducibile  dall’azienda quando l’auto non supera:

  • 17 cavalli fiscali per i veicoli a benzina;
  • 20 cavalli fiscali per veicoli a gasolio.

In caso di utilizzo di un’auto con potenza superiore, la deduzione andrà rimodulata consultando la tabella dei costi di esercizio per percorrenza annua, disponibile sul portale ACI.

Fringe benefit: nuove regole e tassazione aggiornata

Il fringe benefit legato alle auto aziendali ad uso promiscuo (sia per lavoro che privato) è tipicamente riservato ai dipendenti, non ai liberi professionisti.

La deducibilità del costo per l’azienda è fissata al 70% per il veicolo messo a disposizione per gran parte dell’anno fiscale. Questa forma di compensazione non si applica direttamente ai professionisti autonomi, che gestiscono i propri costi in modo differente.

Per i veicoli di nuova immatricolazione concessi in uso promiscuo, la percentuale per la determinazione del benefit è calcolata per i contratti stipulati a decorrere dal 01/07/2020 fino al 31/12/2024 in rapporto alla quantità di emissioni di anidride carbonica (CO2) con quattro fasce di emissioni, e altrettante percentuali da applicare al costo in €/km indicato nelle tabelle ACI per il modello/versione di macchina assegnata, e da moltiplicare per una percorrenza standard di 15mila km all’anno:

  • 0-60 g/km: 25%
  • 61-160 g/km: 30%
  • 161-190 g/km: 50%
  • Oltre 190 km: 60%

Il benefit è calcolato in modo forfettario: si prescinde quindi dalla reale percorrenza chilometrica. Sulla base delle spese non effettivamente sostenute dall’impresa e delle spese incluse nei costi ACI eventualmente riaddebitate al dipendente (per es. le spese per il carburante) e su base annua (in caso di assegnazione per un periodo inferiore all’anno, è necessario pertanto effettuare il ragguaglio).

Per effetto delle disposizioni della Legge di Bilancio 2025, per auto, motocicli e ciclomotori di nuova immatricolazione concessi con contratti stipulati a decorrere dal primo gennaio 2025, il valore della base imponibile passa al 50% dell’importo corrispondente a una percorrenza convenzionale di 15mila km calcolato sulla base delle tabelle ACI.

La percentuale è ridotta in base al tipo di alimentazione: al 10% per i veicoli a batteria full electric e al 20% per quelli ibridi plug-in.

A tale importo andrà dedotta l’eventuale trattenuta dal netto effettuata in busta paga dal datore di lavoro al dipendente per riaddebitargli, in tutto o in parte, il valore dell’utilizzo privato del mezzo. In assenza di questa trattenuta, il valore figurativo calcolato secondo quanto sopra previsto verrà integralmente assoggettato a tassazione in capo al lavoratore e a contribuzione (ai fini del calcolo sia della quota di contributi a carico del dipendente che di quella a carico del datore di lavoro).

Come sono strutturate le Tabelle ACI 2025

Le tabelle ACI 2025 sono state organizzate in modo più dettagliato rispetto agli anni precedenti. Per esempio, i veicoli ibridi e plug-in dispongono di sezioni specifiche, separate da quelle dei veicoli tradizionali. Questa nuova organizzazione facilita il calcolo dei fringe benefit e dei rimborsi chilometrici.

Le principali sezioni comprendono:

  • Autoveicoli a benzina (in produzione e fuori produzione)
  • Autoveicoli a gasolio (in produzione e fuori produzione)
  • Autoveicoli ibridi (mild hybrid, full hybrid e plug-in, distinti per alimentazione benzina o diesel)
  • Autoveicoli elettrici (in produzione e fuori produzione)
  • Motoveicoli e caravan

Ogni sezione specifica i costi chilometrici basati su bollo, carburante, assicurazione, manutenzione e ammortamento. Per le auto elettriche, ad esempio, i valori sono calcolati considerando una percorrenza massima di 200.000 km.

Impatto sui diversi tipi di veicoli

L’aggiornamento normativo e le tabelle ACI 2025 hanno implicazioni diverse a seconda della tipologia di veicolo:

  • Veicoli tradizionali (benzina e diesel): costi chilometrici in calo, ma fringe benefit meno vantaggiosi a causa della maggiore tassazione.
  • Veicoli ibridi plug-in ed elettrici: tassazione ridotta, con un leggero aumento dei costi chilometrici per via delle tariffe energetiche più elevate.
  • Veicoli ibridi mild e full: impatto mitigato grazie alla combinazione di minori costi chilometrici e tassazione intermedia.

Tabelle ACI 2025 in PDF

Le tabelle ACI 2025, pubblicate ufficialmente, possono essere scaricate in formato PDF direttamente dal sito ufficiale. Esse includono:

  • Costi chilometrici per veicoli a benzina, diesel, ibridi ed elettrici.
  • Dettagli per motoveicoli, microcar e caravan.
  • Specifiche suddivisioni tra veicoli in produzione e fuori produzione.

Grazie a queste tabelle aggiornate, è possibile calcolare il fringe benefit e i rimborsi chilometrici in modo preciso, adattando i risultati alle nuove percentuali di tassazione.

Incentivi e vantaggi fiscali

Le modifiche introducono incentivi fiscali per i dipendenti con figli a carico, aumentando il limite di esenzione dei fringe benefit fino a 2.000 euro, come stabilito dal Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR). Inoltre, le aziende sono incoraggiate ad adottare politiche sostenibili, favorendo veicoli a basso impatto ambientale.

Le nuove Tabelle ACI 2025 segnano un’importante evoluzione per il settore delle auto aziendali e della tassazione dei fringe benefit, portando a una ristrutturazione delle categorie dei veicoli e a modifiche sostanziali che impattano sia sulle aziende che sui dipendenti. Di seguito, un’analisi dei principali cambiamenti e delle implicazioni per le imprese e i lavoratori:

1. Impatto delle Nuove Tabelle sulle Aziende

Le aziende devono adattarsi a una nuova classificazione dei veicoli aziendali, che ora è più dettagliata e specifica rispetto al passato. Le Tabelle ACI 2025 contano 16 gruppi di veicoli, contro i 12 precedenti. Questo implica una maggiore segmentazione dei modelli, che consente alle aziende di fare scelte più mirate in base ai veicoli che meglio si adattano alle necessità aziendali e agli obiettivi di sostenibilità.

Modelli e motorizzazioni

  • Veicoli a benzina: La produzione di autoveicoli a benzina è in calo, riflettendo il trend di transizione verso motorizzazioni più ecologiche. La sezione delle auto a benzina in produzione è stata ridotta a 4 pagine, con una forte diminuzione numerica rispetto al 2024.
  • Veicoli a gasolio: Anche i modelli a diesel sono in discesa, con solo 2 pagine dedicate a questi veicoli, a fronte di una produzione che continua a ridursi.
  • Veicoli bifuel (GPL e metano): La sezione dei veicoli a gas, tra cui benzina-GPL, è stata ridotta a 1 pagina. La grande novità è l’eliminazione dei motori benzina-metano, con una spinta crescente verso soluzioni ibride ed elettriche.
  • Veicoli ibridi e plug-in: Un’importante novità riguarda l’introduzione di sezioni dedicate agli ibridi benzina e agli ibridi diesel. Per la prima volta, le motorizzazioni mild hybrid e full hybrid benzina sono separate da quelle diesel. Le PHEV (Plug-in Hybrid Electric Vehicles) hanno una propria sezione, con un focus particolare sulle versioni a benzina, che compongono la maggior parte dell’offerta.

Veicoli elettrici

  • Gli autoveicoli elettrici (BEV) sono ora distinti in una sezione a parte, con 3 pagine dedicate. La marca Audi risulta la più rappresentata, segno di un’espansione della gamma e della domanda per i veicoli a zero emissioni.
  • Le auto elettriche fuori produzione, in passato comprese tra le PHEV, hanno ora una sezione a parte di 2 pagine.

2. Fringe Benefit e Impatti Fiscali

Con le modifiche alla tassazione dei fringe benefit, le aziende hanno un’opportunità unica di ottimizzare la gestione dei veicoli aziendali, incentivando l’adozione di soluzioni ecocompatibili e sostenibili, che potrebbero beneficiare di agevolazioni fiscali.

Fringe benefit per i veicoli ecologici

  • I veicoli elettrici e ibridi offrono vantaggi economici notevoli, con una maggiore attenzione verso la tassazione favorevole per chi sceglie veicoli a basso impatto ambientale. Questo rappresenta una spinta per le aziende a favorire l’utilizzo di questi modelli tra i dipendenti, in modo da ridurre i costi legati ai fringe benefit.
  • Inoltre, l’aumento dei modelli a zero emissioni rende possibile una maggiore riduzione della tassazione, favorendo soluzioni più verdi e sostenibili.

3. Motoveicoli e Microcar

Un altro aspetto rilevante delle nuove tabelle riguarda l’inclusione dei motoveicoli, dei ciclomotori (compresi quelli elettrici), delle microcar e dei caravan, che ora sono classificati separatamente. La sezione dedicata ai motoveicoli si espande a 4 pagine, con un’attenzione particolare verso i veicoli a basso impatto ambientale. Le microcar e i motocicli elettrici sono sempre più popolari nelle aree urbane, dove la domanda di veicoli ecologici è in crescita.

4. Autocaravan

La sezione degli autocaravan presenta 16 modelli, con una maggiore attenzione alla varietà di veicoli offerti. Sebbene non rappresentino una grande novità dal punto di vista delle motorizzazioni, gli autocaravan continuano a essere una categoria di nicchia, con un’attenzione particolare alle esigenze di mobilità in viaggio e al miglioramento dell’efficienza energetica.

Le aziende sono chiamate a rivedere la loro gestione della flotta aziendale

Le Tabelle ACI 2025 portano un cambiamento significativo nel panorama delle auto aziendali, rispondendo alle esigenze di sostenibilità, riduzione delle emissioni e ottimizzazione fiscale. Le aziende sono chiamate a rivedere la loro gestione della flotta aziendale, tenendo conto delle nuove disposizioni e delle opportunità offerte da veicoli più ecologici. Per i dipendenti, l’adozione di veicoli elettrici o ibridi potrebbe tradursi in vantaggi economici notevoli, sia dal punto di vista della tassazione dei fringe benefit che nella gestione del parco auto aziendale.

Le nuove tabelle ACI 2025 e le modifiche alla tassazione dei fringe benefit rappresentano una svolta per il settore delle auto aziendali. Le aziende sono chiamate a ottimizzare la gestione dei veicoli, tenendo conto delle nuove disposizioni e favorendo soluzioni ecocompatibili. Per i dipendenti, questi cambiamenti possono tradursi in vantaggi economici significativi, soprattutto per chi sceglie veicoli elettrici o a basso impatto ambientale.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito fa uso di cookie per migliorare l’esperienza di navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’utilizzo del sito stesso. Utilizziamo sia cookie tecnici sia cookie di parti terze per inviare messaggi promozionali sulla base dei comportamenti degli utenti. Può conoscere i dettagli consultando la nostra privacy policy. Proseguendo nella navigazione si accetta l’uso dei cookie; in caso contrario è possibile abbandonare il sito.