Gli enti del terzo settore, adempimenti obbligatori dal 2024
A partire dal 2024, gli enti del terzo settore rispettano alcuni adempimenti obbligatori.
Questi adempimenti sono stabiliti dal Codice del Terzo Settore (D.Lgs. 117/2017) e dalle normative successive.
Con il principio di sintesi che di solito contraddistingue i mie articoli ecco i principali adempimenti:
1. Iscrizione al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS)
Tutti gli enti del terzo settore devono essere iscritti nel RUNTS. L’iscrizione offre l’accesso a specifici benefici e opportunità.
2. Bilancio Sociale
Gli enti con ricavi superiori a una certa soglia sono tenuti a redigere un bilancio sociale annuale. Tale bilancio deve essere redatto secondo specifiche linee guida e deve essere disponibile al pubblico.
3. Trasparenza e pubblicità
Gli enti devono garantire un adeguato livello di trasparenza pubblicando informazioni sulle attività, sui risultati e sull’uso delle risorse. Sono previsti obblighi di pubblicazione sui siti web istituzionali.
4. Redazione di atti costitutivi e statuti
Gli enti devono aggiornare i propri statuti e atti costitutivi per allinearsi alle disposizioni del Codice del Terzo Settore.
5. Compilazione e invio del modello 5
Anche per le organizzazioni di volontariato e le associazioni di promozione sociale, è obbligatorio compilare il modello 5 (MODELLO DI RENDICONTO RELATIVO AL CONTRIBUTO 5 PER MILLE DESTINATO AGLI ENTI DEL TERZO SETTORE (Mod. A)) ed inviarlo annualmente.
6. Obbligo di rendicontazione
Gli enti devono fornire rendiconti periodici o annuali, a seconda della tipologia, delle attività svolte e delle risorse utilizzate.
7. Obbligo di attuazione delle normative sulla sicurezza e tutela dei dati
Come qualsiasi altro ente, anche gli ETS devono rispettare le normative sulla sicurezza sul lavoro e sulla protezione dei dati personali (GDPR).
8. Formazione e informazione
Gli enti sono incoraggiati a fornire formazione e informazione ai propri membri e volontari riguardo agli adempimenti e alle normative vigenti.
Con decorrenza Gennaio 2025 veniva reso obbligatorio l’apertura della Partita IVA; attualmente l’obbligatorietà è stata sospesa e si è in attesa di muovi chiarimenti.
Questi adempimenti mirano a garantire maggiore trasparenza e responsabilità negli enti del terzo settore e a tutelare i diritti dei beneficiari delle loro attività. È importante che ogni ente si mantenga aggiornato sulle normative specifiche e sulle scadenze associate.
Come sempre consiglio di rivolgersi ad un Professionista competente del Terzo Settore per evitare di incorrere in mancati adempimenti o addirittura in sanzioni inattese.