Legge di Bilancio 2025 le novità fiscali
Approvata dalla Camera la Legge di Bilancio 2025 le principali misure fiscali e di sostegno
Il 20 dicembre 2024 la Camera dei deputati ha approvato il disegno di legge di Bilancio per l’anno 2025, con 204 voti favorevoli, 110 contrari e 6 astenuti. Il provvedimento, che ora passerà all’esame del Senato, include misure significative in ambito fiscale, previdenziale e per il sostegno a famiglie e imprese, con l’obiettivo di ridurre la pressione fiscale e incentivare la crescita, anche in un contesto globale incerto, caratterizzato dal conflitto in Ucraina e dalla crisi in Medio Oriente.
Le principali novità fiscali
Il disegno di legge stabilizza alcune misure già introdotte nel 2024, in particolare per quanto riguarda l’IRPEF. La riforma dell’IRPEF prevede una riduzione delle aliquote a tre scaglioni: 23%, 35% e 43%, con una serie di modifiche che riguardano anche le detrazioni fiscali, soprattutto per i redditi medio-bassi.
Taglio del cuneo fiscale: Una delle misure più rilevanti riguarda la conferma e l’estensione del taglio del cuneo fiscale, che si applicherà a tutti i redditi da lavoro dipendente fino a 40.000 euro. Per i redditi fino a 20.000 euro, il taglio rimarrà contributivo, mentre per i redditi tra 20.000 e 40.000 euro diventerà fiscale, con una detrazione fissa che potrà arrivare fino a 1.000 euro. Complessivamente, il taglio del cuneo fiscale comporterà un beneficio per circa 3 milioni di lavoratori.
Revisione delle aliquote IRPEF: Confermata la riforma delle aliquote IRPEF a tre scaglioni, già introdotta per il 2024. L’accorpamento dei primi due scaglioni di reddito porta l’aliquota al 23% su redditi fino a 28.000 euro, mentre il secondo scaglione, con aliquota al 35%, si applicherà sui redditi da 28.001 a 75.000 euro. Queste modifiche genereranno un effetto positivo sui redditi medio-bassi, per un impatto complessivo di circa 18 miliardi di euro all’anno.
Sostegno alle famiglie
Il governo ha previsto una serie di misure a favore delle famiglie, in particolare per incentivare la natalità e il sostegno alla genitorialità.
Bonus Bebè: A partire dal 2025, ogni bambino nato o adottato riceverà un bonus di 1.000 euro, destinato alle famiglie con un ISEE inferiore a 40.000 euro.
Congedo parentale e bonus asilo nido: Viene esteso il congedo parentale indennizzato all’80%, portandolo a tre mesi complessivi. È stato inoltre incrementato il bonus asilo nido, che per i bambini nati dal 2024 in famiglie con ISEE sotto i 40.000 euro salirà a 3.600 euro.
Esonero contributivo per le mamme lavoratrici: Dal 2025 viene esteso l’esonero contributivo per le lavoratrici madri di due o più figli, con un beneficio che si estenderà fino al compimento del decimo anno di vita del figlio più piccolo.
Le misure per il lavoro e le imprese
La Legge di Bilancio 2025 prevede una serie di interventi per incentivare le assunzioni, sostenere le imprese e favorire l’innovazione.
Assunzioni e incentivi fiscali: È confermata per i prossimi tre anni la maggiorazione della deduzione sui costi del lavoro per le nuove assunzioni a tempo indeterminato, con un incremento fino al 130% per categorie speciali (giovani, disabili, mamme con figli, donne vittime di violenza). Inoltre, è stata estesa la deduzione per l’assunzione di lavoratori in aree svantaggiate.
Credito d’imposta per investimenti: Il credito d’imposta Transizione 4.0 e 5.0 è stato rifinanziato, con particolare attenzione agli investimenti nelle ZES (Zone Economiche Speciali) e nel settore della difesa, per il quale è previsto un aumento delle risorse disponibili per il periodo 2025-2039.
Sostegno alle PMI e alla digitalizzazione: Viene incentivato l’accesso delle PMI alla quotazione sui mercati regolamentati, con il rinnovo del credito d’imposta per le spese di consulenza sostenute per la quotazione. Le risorse per la “Nuova Sabatini” vengono aumentate per agevolare gli investimenti in macchinari, mentre è prevista una nuova dotazione per il settore turistico.
Novità per le imposte e la previdenza
Modifiche sulle plusvalenze delle cripto attività: L’aliquota sulle plusvalenze derivanti dalle cripto attività viene aumentata al 33%, contro il 42% inizialmente previsto. Inoltre, viene eliminata la soglia di esenzione di 2.000 euro per la tassazione delle plusvalenze e viene introdotta una nuova opzione di rivalutazione delle cripto attività al 1° gennaio 2025.
Riforma previdenziale: Per favorire la permanenza al lavoro, sono previsti incentivi per coloro che decidono di continuare a lavorare dopo aver maturato i requisiti per la pensione anticipata. Il Bonus Maroni sarà esteso a un numero maggiore di lavoratori, mentre sono confermati gli strumenti di uscita anticipata come “Quota 103” e l’Ape sociale.
Sanità: È previsto un aumento significativo del finanziamento per il Servizio sanitario nazionale, che passerà dai 136,5 miliardi del 2025 ai 141,3 miliardi del 2027.
Investimenti e risorse per il futuro
Investimenti pubblici: La Legge di Bilancio prevede 24 miliardi di euro per il potenziamento delle infrastrutture e degli interventi di ristrutturazione edilizia, con risorse destinate al settore sanitario, alla difesa e alle missioni internazionali di pace.
Fondi per il Mezzogiorno e le aree svantaggiate: Un fondo da 9,1 miliardi di euro sarà destinato alla creazione di opportunità di occupazione e sviluppo economico nelle aree svantaggiate del Paese, con particolare attenzione alle regioni del Mezzogiorno.
In sintesi
La Legge di Bilancio 2025 risponde a un contesto economico complesso, con l’obiettivo di stimolare la crescita, ridurre la pressione fiscale e sostenere le famiglie e le imprese. Il Governo ha cercato di bilanciare le esigenze di stimolo alla domanda interna con quelle di sostegno all’innovazione e agli investimenti, mantenendo un impegno verso la sostenibilità delle finanze pubbliche.
Alcuni dei temi centrali, come la fiscalità, l’occupazione e il sostegno alle imprese, sono accompagnati da misure di riduzione della spesa pubblica e razionalizzazione delle risorse. La discussione finale al Senato e l’approvazione definitiva tra Natale e Capodanno determineranno la forma definitiva della legge.
Il testo ora passerà al Senato per la discussione finale, ma le misure previste potrebbero già rappresentare un passo importante per rilanciare l’economia italiana nei prossimi anni.