Le festività con modalità alternata in famiglie separate.

Le festività con modalità alternata in famiglie separate.

Il piano genitoriale come punto di partenza.

Il benessere dei bambini è la priorità assoluta quando si organizzano le festività dopo una separazione.

Un accordo tra i genitori è fondamentale per stabilire un calendario che consenta ai figli di trascorrere momenti significativi con entrambi.

In caso di separazione o divorzio, la divisione dei giorni festivi con i figli richiede un accordo esplicito tra i genitori o nei casi di disaccordo un provvedimento dell’autorità giudiziaria.

L’obiettivo è sempre quello di garantire ai figli di vivere le festività in modo sereno, condividendo questi momenti speciale con entrambi i genitori.

Solitamente si alterna il periodo natalizio tra i due nuclei familiari (ad esempio, dal 24 dicembre al 30 dicembre con la madre e dal 31 dicembre al 6 gennaio con il padre), ma è possibile, se i genitori risiedono nelle vicinanze, trovare soluzioni più flessibili, come trascorrere la Vigilia con un genitore e il giorno di Natale con l’altro.

I genitori possono anche decidere di trascorrere il Natale tutti insieme, se questa soluzione contribuisce al benessere e alla serenità dei figli.

La riforma Cartabia ha introdotto un innovativo strumento nel nostro ordinamento giuridico volto a regolamentare e a garantire la continuità del rapporto genitoriale in caso di separazione, divorzio o cessazione della convivenza tra genitori: il Piano Genitoriale. Questo documento, redatto dai genitori e posto all’attenzione del Giudice ha lo scopo di stabilire un progetto educativo condiviso, finalizzato a tutelare il superiore interesse del minore di trascorrere del tempo con entrambi i genitori e nel caso delle festività stabilire quale festa trascorrere con uno con l’altro genitore e garantire una serenità in quelle occasioni.

Il focus è sempre il benessere dei figli.

Il Piano Genitoriale quindi permette di pianificare in anticipo le modalità di cura e di educazione dei figli, evitando così possibili attriti futuri.

L’obiettivo primario, al di là delle festività, salvo la presenza di provvedimenti giudiziari che limitino la frequentazione, è garantire ai figli un rapporto equilibrato con entrambi i genitori, favorendo la collaborazione e la comunicazione tra di essi.

È una forma di tutela ulteriore che si affianca ai provvedimenti che può assumere l’autorità giudiziaria sempre con riguardo agli interessi dei figli.

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