Amministrazione di Sostegno
Come Funziona, a Cosa Serve e Perché È Fondamentale per Chi Non Può Agire in Autonomia
L’amministrazione di sostegno è uno strumento legale poco conosciuto, ma di fondamentale importanza per garantire la protezione e il supporto alle persone che non sono in grado di gestire i propri interessi in autonomia. Ma cos’è esattamente? A cosa serve? E perché è così importante?
Cos’è l’Amministrazione di Sostegno?
L’amministrazione di sostegno è una misura di protezione giuridica istituita dalla legge italiana nel 2004, concepita per assistere le persone che, a causa di una malattia, infermità o altre cause, si trovano nell’impossibilità, anche parziale o temporanea, di provvedere ai propri interessi.
Le norme di riferimento per l’amministrazione di sostegno
in Italia sono contenute nella Legge 9 gennaio 2004, n. 6.e specificamente negli articoli 404 e seguenti:
L’articolo 404 del Codice Civile: Stabilisce che l’amministrazione di sostegno può essere disposta nei confronti di una persona che, a causa di un’infermità o di una menomazione fisica o psichica, si trova nell’impossibilità, anche parziale o temporanea, di provvedere ai propri interessi.
L’articolo 405 del Codice Civile: Specifica che l’amministrazione di sostegno può essere aperta anche per i minorenni, con il decreto che diventa esecutivo al compimento del diciottesimo anno.
L’articolo 406 del Codice Civile: Indica chi può avviare la procedura di amministrazione di sostegno, inclusi il beneficiario stesso, il coniuge, la persona stabilmente convivente e i parenti entro il quarto grado.
A Cosa Serve l’Amministrazione di Sostegno?
Questo strumento serve a fornire supporto a individui che, per varie ragioni, non possono gestire autonomamente i propri affari personali, economici e sociali. L’amministratore di sostegno viene nominato dal giudice tutelare ed ha il compito di assistere e rappresentare la persona in difficoltà in tutte o alcune delle sue attività quotidiane.
Perché Si Attiva l’Amministrazione di Sostegno?
Innanzitutto garantisce che i diritti e gli interessi della persona assistita siano rispettati e protetti.
A differenza dell’interdizione o dell’inabilitazione, l’amministrazione di sostegno permette di mantenere, ove possibile, una certa autonomia decisionale all’assistito.
L’intervento dell’amministratore può essere modulato in base alle specifiche necessità dell’assistito, rendendolo uno strumento estremamente versatile.
Salvaguarda il patrimonio della persona assistita, evitando abusi e gestioni errate.
Chi Può Richiedere l’Amministrazione di Sostegno?
La richiesta può essere presentata direttamente dalla persona interessata, dai familiari, dai conviventi, dai responsabili dei servizi sanitari e sociali o anche dal pubblico ministero. Il giudice tutelare valuta la situazione e decide se nominare un amministratore di sostegno, specificando compiti e limiti del suo intervento.
Una Rete di Sicurezza per i Più Vulnerabili
L’amministrazione di sostegno rappresenta una rete di sicurezza fondamentale per proteggere le persone più vulnerabili della nostra società.
Comprendere l’importanza di questo strumento e sapere come richiederlo può fare la differenza nella vita di chi non può agire in autonomia. Informarsi e agire tempestivamente significa garantire una vita dignitosa e sicura ai nostri cari.