Riflessione sul Pensiero

Riflessione sul Pensiero

La libertà di pensiero ha limiti

È quotidiano l’impegno che ciascuno di noi deve affrontare per esprimere il proprio pensiero e la propria opinione su qualsiasi argomento e se prima – in un passato non troppo lontano – era consuetudine uno scambio di opinioni mentre si faceva colazione al bar o nelle pause di lavoro di fronte ad un caffè oggi il mondo dei social ci chiede – ed è una facoltà – di esprimere il nostro pensiero volendo già appena svegli.

Ma esprimere un’opinione cos’è?

Ci sono limiti di espressione per la propria opinione?

Esaminiamolo più da vicino.

Il termine opinione (dal latino opinio, -onis; in greco antico δόξα?, dòxa) genericamente esprime la convinzione che una o più persone si formano nei confronti di specifici fatti in assenza di precisi elementi di certezza assoluta per stabilirne la sicura verità.

Con l’opinione si avanza, spesso in buona fede, una versione personale o collettiva del fatto che si ritiene vero e, pur non escludendo che ci si possa ingannare, tuttavia lo si valuta come autentico sino a prova contraria (cit. definizione Enciclopedia Treccani).

Sotteso al concetto di opinione vi è il più aulico concetto di pensiero lo spiego meglio.

Per esprimere un’opinione devo pensare e pensare altro non è se non l’esercizio di un diritto costituzionalmente garantito.

Art. 21. Costituzione Italiana I° comma: «Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione».

Ogni cittadino, quindi, ha il diritto di avere le proprie opinioni, idee e convinzioni, e manifestarlo in qualunque luogo e con qualunque mezzo, siano esse di natura politica, religiosa, culturale o di qualsiasi altro tipo e di poterle esprimerle liberamente attraverso la parola, la scrittura, i media e qualsiasi altro mezzo di comunicazione.

Ma occorre una precisazione ulteriore.  La libertà di espressione non può essere assoluta.

Esistono infatti dei limiti, stabiliti dalla legge, che servono a tutelar altri interessi costituzionalmente tutelati come l’onore, la reputazione, la dignità umana, la privacy o la sicurezza nazionale. Non possiamo fare e dire tutto quello che ci passa per la mente, libertà vuol dire poter fare ciò che ci è permesso, e non fare ciò che vogliamo.

Ogni parola, ogni opinione o ogni azione ha innegabilmente delle ripercussioni, sia su noi stessi che sugli altri. Esistono delle regole, sia di natura giuridica che di natura sociale a cui ogni cittadino deve attenersi.

Alla libertà di manifestare il proprio pensiero deve corrispondere anche l’accettazione dei limiti entro cui possiamo esercitarlo, nonché l’obbligo di rispondere delle proprie azioni difronte alla Legge e delle possibili sanzioni.

E oggi, che siamo circondati dai social, sempre più attuale è la riflessione sulla libertà di pensiero soprattutto nel vasto mondo dei commenti ai diversi post.

Spesso si leggono opinioni discordanti tra loro e ciò è solo che positivo perché dà voce e anima un dibattito ma, purtroppo, sovente nella divergenza di pensiero si esprime il disappunto del pensiero altrui con termini che violano detta libertà e possono arrecare danno.

Occorre un passo indietro.

Se pensare ed esprimere la propria opinione è un diritto, è altresì un diritto e un dovere non ledere l’altrui persona solo perché non condivide il nostro pensiero.

Concludo affermando che l’art. 21 stabilisce il diritto e non l’obbligo di manifestare il proprio pensiero e le proprie idee.

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