Irregolarità e Falso Ideologico
L’Ordine dei Commercialisti nella Bufera.
Recentemente l’Ordine dei Commercialisti è stato coinvolto in uno scandalo legato a presunte irregolarità nei procedimenti disciplinari.
La procura di Brescia ha avviato un’indagine per falso ideologico, con perquisizioni effettuate sia presso la sede dell’Ordine a Bergamo che presso la sede nazionale a Roma.
L’indagine è partita da una segnalazione del Presidente del Consiglio di Disciplina di Brescia dr. Giuliano Baiguera che ha competenza su Bergamo e della dr.ssa Maria Linda Sottocorna membro del Consiglio di Disciplina di Bergamo che ha segnalato gravi illeciti, omissioni, inspiegabili resistenze nella trasmissione dei verbali, irregolarità nell’assegnazione dei fascicoli, nel rispetto della procedura per la sostituzione dei membri del Consiglio di disciplina, compresa l’omessa segnalazione di iscritti che non dichiarano i carichi pendenti, con grave rischio di trattamenti di favore.
Ed inoltre ha denunciato la costante inerzia degli organi di vigilanza del Ministero di Giustizia.
Questo nonostante abbia ricevuto consigli del tipo “… sta buona, sennò non lavori più”.
Le accuse specifiche
riguardano principalmente il falso ideologico.
In particolare, si sospetta che ci siano state irregolarità nella redazione dei verbali delle sedute del consiglio di disciplina e nella corrispondenza con il Ministero della Giustizia.
Inoltre, ci sono dubbi sulla nomina dei membri del consiglio di disciplina e sulla gestione dei fascicoli disciplinari.
I Magistrati stanno valutando anche la presunta inerzia prolungata del dicastero di Giustizia che vigila sull’Ordine dei Commercialisti e la regolarità o meno delle consulenze affidate al figlio avvocato del viceministro e sottosegretario alla Giustizia con delega alle professioni, Francesco Paolo Sisto, una delle quali proprio per la difesa dell’organismo dopo una perquisizione disposta dalla Procura di Brescia.
E’ anche emerso che il Presidente nazionale dell’Ordine dei Commercialisti Elbano de Nuccio ad un tempo è Presidente dell’organo che vigila sulla Fondazione che fa studi e ricerche per il settore, in pratica controllore e controllato coincidono nella stessa persona.
Le conseguenze legali delle accuse
di falso ideologico e delle presunte irregolarità nell’Ordine dei Commercialisti potrebbero essere piuttosto serie.
I professionisti coinvolti rischiano di dover affrontare procedimenti penali per falso ideologico, che in Italia è un reato punibile con pene detentive e/o multe e procedimenti disciplinari con irrogazione di sanzioni gravi, quali sospensione o radiazione dall’albo.
L’Ordine potrebbe subire una significativa perdita di credibilità e fiducia da parte del pubblico e dei professionisti del settore ed essere costretto a introdurre nuove normative o modifiche alle esistenti per prevenire future irregolarità e migliorare la trasparenza e l’integrità dell’Ordine.
L’Ordine dei Commercialisti ha reagito alle indagini
con una serie di azioni e dichiarazioni volte a gestire la situazione e a mantenere la fiducia dei membri e del pubblico. Ha dichiarato di essere pienamente collaborativo con le autorità giudiziarie per facilitare le indagini e chiarire ogni possibile irregolarità.
Sono state inoltre, rilasciate comunicazioni ufficiali per informare i membri dell’Ordine e il pubblico sulle indagini in corso e sulle misure adottate.
È anche stata avviata una revisione interna delle procedure e delle pratiche per identificare e correggere eventuali problemi sistemici.
L’Ordine ha ribadito il suo impegno per la trasparenza e l’integrità, promettendo di implementare eventuali riforme necessarie per migliorare la governance e la fiducia, tuttavia, pur essendo chi scrive massimamente garantista ed augurando alle persone coinvolte di dimostrare la propria innocenza, al fine di non minare la credibilità dei professionisti che rappresentano, sarebbe auspicabile un atto di grande responsabilità: valutare la possibilità di rassegnare le proprie dimissioni.
Notizie di Cronaca, vedi link 1 e link 2