Il Lascito Testamentario, quando farlo e perché
Quanti di noi, ascoltando le pubblicità televisive degli Enti di supporto e ricerca, hanno sentito fai un lascito testamentario.
Non posso negare che mi sono sempre domandata quanti sanno effettivamente cosa sia.
Lasciando fuori l’aspetto “emotivo” che ci associa ogni persona ai propri “cari”, fare il lascito testamentario è una cosa che può fare la differenza.
Ma in sintesi cos’é?
Il lascito testamentario è una disposizione che una persona fa nel proprio testamento riguardo alla distribuzione dei propri beni e dei propri diritti dopo la propria morte. In altre parole, è una volontà espressa da un testatore (ovvero la persona che redige il testamento) su come desidera che siano gestiti e divisi i propri beni al momento della sua scomparsa.
Esistono diverse tipologie di lasciti testamentari:
1. Lascito universale:
consiste nella disposizione di tutti i beni del testatore a una o più persone. Questa disposizione testamentaria consente che una persona (il testatore) decide di trasferire, al momento della sua morte, l’intero patrimonio o una quota significativa dello stesso a un beneficiario specifico. Questo tipo di lascito implica che il beneficiario riceverà tutto ciò che il testatore possedeva al momento della sua morte, con alcune eccezioni previste dalla legge, come legati o diritti di legittima per gli eredi.
In termini pratici, il lascito universale può includere beni mobili, immobili, diritti e obbligazioni, e il beneficiario si troverà a gestire non solo le attività, ma anche eventuali passività o debiti. È importante sottolineare che questo tipo di lascito deve essere formulato con chiare indicazioni nel testamento per evitare conflitti e interpretazioni errate.
Nel contesto giuridico, il lascito universale è regolato dalle leggi successorie del paese in cui risiede il testatore. È consigliabile consultare un notaio o un avvocato specializzato in diritto successorio per redigere un testamento che rispetti le normative vigenti e tuteli gli interessi di tutte le parti coinvolte.
2. Lascito particolare:
riguarda un bene specifico o una somma di denaro che il testatore desidera lasciare a una persona determinata. Per essere maggiormente chiari il testatore destina specificamente un bene o un diritto a una persona determinata. A differenza delle disposizioni generali, che possono riferirsi a quote dell’intero patrimonio, il lascito particolare si concentra su un singolo elemento, come un immobile, un’automobile, un’opera d’arte o un certo ammontare di denaro.
Questi tipo di lascito ha delle caratteristiche particolari:
Specificità: Il bene deve essere individuato in modo chiaro nel testamento. Ad esempio, non basta dire “una macchina” ma si deve indicare il modello, la targa o altre caratteristiche identificative.
Validità: Per essere valido, il lascito deve rispettare le norme del diritto successorio italiano. Se il legatario è un soggetto estraneo alla successione, non deve violare le quote di legittima riservate agli eredi.
Efficacia: Il lascito particolare entra in vigore alla morte del testatore, a meno che non vi siano disposizioni contrarie.
Accettazione: Il legatario può accettare o rifiutare il lascito, e tale scelta deve essere fatta secondo determinate modalità.
Questo tipo di lascito è uno strumento utile per garantire che determinati beni vengano trasmessi a persone specifiche, secondo la volontà del testatore.
3. Lascito condizionato:
è legato a una condizione che deve essere soddisfatta affinché la disposizione abbia effetto. il testatore stabilisce che un certo bene o una certa somma di denaro verrà trasferita a un beneficiario solo al verificarsi di una condizione specifica. Questo tipo di lascito può essere utilizzato per garantire che il patrimonio venga utilizzato in un determinato modo o per raggiungere specifici obiettivi. Le sue caratteristiche posso essere sintetizzate in:
Condizione Sospensiva o Risolutiva: La condizione può essere sospensiva, ovvero il trasferimento avverrà solo al verificarsi di un evento futuro (es. “comporterà il trasferimento della mia casa a mio figlio solo se consegue la laurea”), oppure risolutiva, in cui il trasferimento è immediato, ma si estingue se si verifica un certo evento (es. “lasciando a mia moglie la mia auto, a condizione che non risposi”).
Validità: Il lascito condizionato è valido, purché la condizione non sia illecita o contraria alla morale. Inoltre, l’adempimento della condizione deve essere possibile.
Effetti: Se la condizione si avvera, il beneficiario acquisisce il diritto di proprietà sul bene. Se la condizione non si avvera, il lascito può essere considerato nullo.
Eredità e Successione: In caso di morte del testatore, il lascito condizionato si integra nell’ambito della successione e il bene rimarrà nel patrimonio del defunto fino al compimento della condizione.
Controversie: Le condizioni possono dare origine a controversie legali, in particolare su cosa costituisce l’adempimento della condizione e sull’interpretazione delle volontà del testatore.
Gisto per chiarire meglio degli esempi possono essere:
Lascio la mia villa a mia sorella, a condizione che non la venda per almeno dieci anni, oppure – Lascio a mio nipote un capitale, a condizione che lo utilizzi per avviare un’attività imprenditoriale.
4. Lascito oneroso:
implica che il beneficiario debba assumere un obbligo o un peso specifico in cambio dell’eredità. Questo tipo di lascito è una disposizione che un testatore inserisce nel proprio testamento, attraverso la quale destina un bene o un diritto a un beneficiario con l’imposizione di un onere o di un obbligo specifico. Questo significa che il beneficiario deve adempiere a determinate condizioni o obbligazioni per poter ricevere il bene.
Ad esempio, il testatore può lasciare una somma di denaro a un erede, ma con il vincolo che quest’ultimo deve utilizzare quei fondi per determinati scopi, come sostenere spese per la formazione di un figlio o per onorare un debito. In caso contrario, il beneficio potrebbe essere revocato o non poter essere incassato.
Questo tipo di lascito deve essere delineato in modo chiaro e specifico nel testamento, affinché le volontà del testatore siano rispettate e per evitare contenziosi tra gli eredi o fra beneficiari. La validità del lascito e l’obbligo di adempiere all’onere dovrebbe essere conforme alle disposizioni di legge vigenti nel paese in cui il testamento è stato redatto.
In sintesi, il lascito oneroso rappresenta un modo per il testatore di assicurarsi che i beni vengano utilizzati in un certo modo, e può avere diverse implicazioni legali e pratiche che è importante considerare.
Ritengo sia importante sottolineare che il testatore deve tenere sempre presente, quando nulla osti, rispettare le quote di legittima, ovvero le porzioni minime di eredità spettanti a determinati eredi, come il coniuge e i figli, secondo la legge senza mai dimenticare che la redazione di un testamento, e la sua validità, sono soggette a specifiche normative pertanto è sempre consigliabile consultare un professionista specializzato per redigere un testamento che rispetti le normative vigenti e tuteli gli interessi di tutte le parti coinvolte.