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I rapporti patrimoniali tra coniugi

I rapporti patrimoniali tra coniugi

I regimi patrimoniali e la successione ereditaria

Comunione legale dei beni

In generale con la celebrazione del matrimonio si applica automaticamente il regime della comunione dei beni tra coniugi.

Questo significa che gli acquisti compiuti dai coniugi durante il matrimonio sono in comunione, ad eccezione di quelli relativi ai beni personali.

Personali sono quei beni che appartengono esclusivamente ad uno dei coniugi e non sono soggetti alla comunione legale. In altre parole, non fanno parte del patrimonio comune tra i coniugi.

Ecco alcuni esempi di beni personali:

  1. Beni acquisiti prima del matrimonio: Qualsiasi bene posseduto da un coniuge prima del matrimonio è considerato personale. Ad esempio, se uno dei coniugi possiede una casa o un’auto prima del matrimonio, questi beni rimangono personali.

  2. Donazioni e successioni: I beni ricevuti tramite donazione o eredità sono considerati personali. Se un coniuge riceve una somma di denaro o una proprietà tramite una donazione o un testamento, questi beni non entrano nella comunione legale.

  3. Beni acquisiti con risorse personali: Se un coniuge acquista un bene utilizzando risorse finanziarie personali (ad esempio, il proprio stipendio o il ricavato dalla vendita di un bene di sua esclusiva proprietà), quel bene è considerato personale. Così, se un coniuge acquista un computer portatile con i propri soldi, il computer è un bene personale.

  4. Beni specificamente designati come personali: In alcuni casi, i coniugi possono stipulare un accordo per designare specifici beni come personali. Ad esempio, potrebbero decidere che una collezione di libri o gioielli appartiene esclusivamente a uno dei coniugi.

Il regime di separazione dei beni

Prima della celebrazione del matrimonio, i coniugi possono scegliere la separazione dei beni, stabilendo che i loro rapporti patrimoniali siano regolati in modo indipendente.

Questa scelta può influenzare aspetti come la gestione dei patrimoni, l’assegnazione di beni e l’eventuale divisione in caso di separazione o divorzio.

Successione ereditaria tra coniugi

Il coniuge sia in regime di comunione, che in regime di separazione eredita i beni del coniuge deceduto.

Quando uno dei due coniugi muore, l’altro diventa suo erede ed ha diritto a una quota dal suo patrimonio.

Questa quota può essere divisa con altri eredi in base alle regole previste dal codice civile, a seconda della presenza o meno di un testamento.

Se i beni del coniuge defunto erano in comunione legale, confluiscono nell’eredità solo al 50% (il restante 50% appartiene già al coniuge superstite) e, invece, se i beni del coniuge erano in regime di separazione, confluiscono al 100% nell’eredità.

Se il defunto non ha lasciato disposizioni in contrario e non ci sono altri legittimari (figli, genitori, nonni, fratelli o sorelle), il coniuge è erede universale. In questo caso, al coniuge spetta tutto il patrimonio del defunto.

I beni personali, come quelli acquisiti prima del matrimonio, diventano oggetto di successione fra tutti gli eredi, secondo le regole della successione legittima o testamentaria.

Ricorda che le leggi possono variare a seconda del paese o dello stato, quindi è sempre consigliabile consultare un avvocato specializzato in diritto di famiglia per una consulenza specifica sulla tua situazione.

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