Intervista al dr. Giovanni Carlo Coppola
Le manipolazioni del bilancio
Perché ha deciso di affrontare l’argomento “La manipolazione del bilancio” con il corso di formazione distribuito da EconomistiOnLine?
Ricorderà certamente un caso trattato, anche di recente, dalle cronache giudiziarie, quello delle Banche Venete. Ebbene, sui giornali abbiamo letto anche della esistenza di una perizia falsata della quale la Magistratura chiese conto all’autore, che andò esente da responsabilità perché si accertò che una delle Banche interessate alla fusione, aveva fornito al perito un bilancio manipolato. Il perito, sentito dai Magistrati riferì di aver redatto la propria perizia sui dati che erano stati messi a sua disposizione dalle Banche e dunque di non avere nessuna responsabilità in merito.
Allora mi sono chiesto: “… e se capitasse a me?
Nella vita professionale un Commercialista può essere ad esempio chiamato ad assistere un cliente interessato ad acquisire una Azienda, oppure può ricevere incarichi di revisore aziendale … o ancora può essere chiamato ad occuparsi della composizione negoziata della crisi d’impresa… ed è tenuto a verificare che in futuro non ci siano sorprese. La buona riuscita dell’affare richiede un bilancio affidabile e, notoriamente, le Aziende in crisi potrebbero tendere a nascondere i dati. Quindi è essenziale rilevare le manipolazioni. Questi dubbi sono stati quindi oggetto dei miei studi e delle mie ricerche.
Ma esistono delle tecniche per comprendere se un bilancio sia o meno manipolato?
Quali valutazioni è tenuto ad effettuare il Commercialista, per dimostrare di aver comunque agito con diligenza ed andare esente da responsabilità?
Certo!
Il punto di partenza è una tecnica mutuata dalla scienza medica: l’anamnesi.
Occorre studiare con attenzione lo storico dei bilanci di una Azienda e verificare se siano rilevabili anomalie. Ad esempio, un improvviso incremento delle rimanenze o un fatturato che varia in maniera eclatante possono essere sintomo di manipolazione.
Esistono poi delle tecniche che fanno uso di statistiche
Ad esempio la c.d. legge di Benford, meglio nota come legge della prima cifra, descrive la distribuzione di probabilità con cui compare la prima cifra dei numeri in molti esempi di raccolte di dati reali. Nel caso della cifra “1”, per esempio, questa variabile casuale discreta dovrebbe essere nel 30,1% dei casi la prima cifra.
Se queste proporzioni non vengono rispettate, è opportuno fare delle indagini approfondite.
Un metodo più sofisticato è invece il c.d. approccio di Penman,
che ci insegna come interpretare, con l’uso di particolari quozienti di bilancio, le variazioni tra alcune grandezze significative del bilancio. Se queste si combinano in un certo modo, esprimono il sintomo di potenziali manipolazioni al bilancio e, anche in questo caso, è necessario condurre delle indagini approfondite.
Ulteriore metodologia, è l’uso degli scoring
Il più conosciuto ed utilizzato, principalmente in ambito internazionale, è il Manipulation Score ideato dal Prof. Beneish. Questo fa uso di particolari indici di bilancio, che moltiplicati per i relativi pesi ponderali e poi sommati tra di loro, restituiscono un determinato valore di scoring. Se questo risultato rientra in un certo range il bilancio è corretto, in caso contrario abbiamo un altro sintomo di manipolazione.
Ovviamente, le indagini non danno mai certezza matematica della esistenza di una manipolazione o meno.
Infatti, bisogna sempre tener presente, come mi venne insegnato sin dall’Università, che non esiste un bilancio “vero”, esiste un bilancio “veritiero”. Quando si redige un bilancio esistono voci che danno elasticità al bilancio stesso, ad esempio le scorte di magazzino o gli ammortamenti. E’ ovvio che quando l’elasticità concessa agli amministratori supera certi limiti potrebbe diventare manipolazione o falsificazione del bilancio.
In questa ricerca è comunque un fattore importantissimo l’esperienza del Commercialista, ma nelle operazioni più sofisticate, il compito, anche di un Commercialista esperto diventa più difficile.
Ma l’uso di queste metodologie ci viene in aiuto, infatti, per esempio, avrebbe consentito di rilevare le manipolazioni intervenute nel caso Enron negli Stati Uniti d’America, mentre sarebbe stato più complicato rilevare le manipolazioni nel caso Parmalat, perché in quest’ultimo caso erano stati falsificati i documenti bancari.
Comunque, in ipotesi di falsificazione di documenti è ovvio che il Commercialista che ha agito con la diligenza del buon padre di famiglia andrà esente da responsabilità, purché dimostri di aver fatto il possibile per evitare di cadere in errore.