Esproprio Immobiliare – Fermate questo scempio!

Esproprio Immobiliare – Fermate questo scempio!

Chi contrae un debito, perde ogni diritto sulle sue proprietà?

In Italia pare sia proprio così!

L’ultimo caso in ordine di tempo sottoposto alla nostra attenzione è quello di un privato, ha un nome ed un cognome, ma noi lo chiameremo Gigi e potrebbe essere chiunque di noi.

Gigi non riesce ad onorare un debito, il suo creditore gli pignora l’unico suo bene immobile ed intraprende una esecuzione forzata.

Dopo sette aste il delegato alla vendita chiede ancora la proroga dell’incarico.

Il giudice dell’esecuzione proroga l’incarico per altri due anni ed autorizza altre tre aste, disponendo un ribasso del 20% per ciascuna.

Dunque: con le sette aste che già si sono svolte, il bene è stato devalutato, rispetto al valore attribuito dalla perizia, del 140% e, sommato al ribasso del 25% disposto in sede di vendita, il valore dell’immobile è ridotto del 165%.

Con le ulteriori tre aste il valore dell’immobile sarà devalutato del 225%… praticamente l’immobile verrà svenduto per recuperare le sole spese di procedura…

A noi questo sistema appare un monstrum giuridico.

Non tutti i debitori sono dei furbetti che hanno la consuetudine di non pagare.

Gigi non lo è: ha lavorato per una vita intera per acquistare quell’immobile, poi ha avuto problemi economici, ha perso il lavoro e non è più riuscito a trovarne uno. Ha pagato i debiti finché ha potuto… poi il buio.

E’ finito tra gli ingranaggi della “giustizia” e non si è più rialzato, anche a causa di una legge ingiusta che consente a un giudice di vendere i beni di un cittadino ad un prezzo bassissimo, offrendolo su un piatto d’argento a predatori che attendono come sciacalli che il costo si riduca ai minimi termini per acquistarlo e poi rivenderlo a costi notevolmente più alti, lucrando sulle disgrazie altrui.

Noi riteniamo che questo sistema violi i diritti essenziali di ogni cittadino,

che, certamente ha il dovere di mantenere ed onorare i propri impegni, ma nessuno, né lo Stato, nè un giudice che applica la legge, hanno il diritto di gettare la vita di un uomo e i suoi beni alle ortiche, come se i suoi sacrifici non fossero altro che spazzatura.

E a fronte del caso di Gigi le procedure per far fronte al sovraindebitamento sono solo dei palliativi inutili ed inefficaci.

L’Italia ha emanato una norma che punisce l’usura,

ma allo stesso tempo ne legittima l’esercizio, consentendo la svendita dei beni dei suoi cittadini, quasi fosse un discount che promuove una liquidazione di prodotti, consegnando esseri umani che hanno avuto la sventura di contrarre dei debiti, a strozzini che ormai hanno fatto dell’acquisto di beni all’asta, l’oggetto del loro business. Ed è tutto pienamente legale!

Quando, i nostri politici, cominceranno a prendere atto di questa vergogna e porranno fine a questo scempio?

Perché il Patrimonio del debitore non viene tutelato?

Ci vantiamo di essere un esempio di democrazia per il mondo intero, ma trattiamo la proprietà privata come fosse un furto a prescindere.

Siamo in balìa di speculatori che legalmente si appropriano, a buon mercato, dei beni di chi ha avuto la sfortuna di cadere nel meccanismo oscuro del debito ed è costretto a stare a guardare, inerme, mentre viene spogliato di ogni essenziale diritto.

Che senso ha la legge “salva suicidi”, se poi si consente e legalizza tutto questo?

Se la norma è ingiusta, bisogna cambiarla!

La ratio della espropriazione immobiliare è consentire al creditore di recuperare il proprio credito, quindi non ha senso togliere al debitore tutto il suo patrimonio, rovinandolo economicamente, socialmente e moralmente, per ricavare esclusivamente le spese di procedura, avvantaggiando arbitrariamente chi dell’acquisto di beni all’asta ha fatto il centro dei propri affari e lasciando insoddisfatto persino il creditore.

E’ necessario e non più prorogabile l’intervento del legislatore!

 

 

 

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