Il prestito tra privati – Vittima di usura

Il prestito tra privati – Vittima di usura

Il prestito tra privati consiste nella cessione di denaro da parte di amici, parenti e conoscenti.

Questa forma di prestito è legale, quindi , il prestito occasionale, fruttifero o infruttifero che sia, è di certo lecito.

Lo disciplina lo stesso Codice civile che gli attribuisce il nome di mutuo.

Suona strano ma è così.

L’articolo1813 del Codice civile recita che il mutuo è il contratto col quale una parte (mutuante) consegna all’altra (mutuatario) una determinata quantità di denaro o di altre cose fungibili, e l’altra si obbliga a restituire altrettante cose della stessa  specie e qualità.

Quindi, con il termine mutuo si indica qualsiasi forma di prestito, non solo quello bancario.

Se la restituzione del prestito non prevede la corresponsione di interessi (come “forse”, per la maggior parte dei prestiti tra familiari) siamo in presenza di un prestito infruttifero o a titolo gratuito.

Se invece, la restituzione della somma di denaro prevede la corresponsione degli interessi siamo in presenza di un prestito fruttifero o a titolo oneroso.

Certo, non bisogna fare gli usurai e quindi il tasso di interesse eventualmente applicato deve essere entro i range fissati dal Ministero dell’Economia.

Alle volte, però, capita, che queste persone diventino vittime di usura, non da persone sconosciute o semplici conoscenti, ma da addirittura parenti.

Le vittime si dividono tra persone che hanno bisogno di denaro per urgenze di tipo familiare o personale e la schiera di artigiani, commercianti e piccoli imprenditori in crisi di liquidità a causa di problemi con la propria attività o che avevano bisogno di effettuare investimenti.

Ed ecco che arriva “quella mano sulla spalla” ,che poi si rivela un “cappio al collo”, che t’ammazza, se non fisicamente, di sicuro mentalmente, e a volte, si traduce anche in una consegna “obbligata” di un immobile, capannoni o addirittura di attività, aziende avviate, pur di liberarsi di quel cappio al collo e poter ritornare finalmente a respirare.

Spesso, lo strozzino, che spesso, ahimè, si nasconde nei rapporti di stretta parentela, non usa botte, minacce, ma soprusi e intimidazioni più che altro mentali.

Nei primi approcci, appare, invece, come una persona gentile e affabile, addirittura comprensiva ,alle volte offrendosi lui stesso ad elargire somme di denaro che ,appunto, batte la mano sulla spalla del povero malcapitato e gli dice: Non ti preoccupare, adesso ci sono qua io, ti aiuterò a risolvere i tuoi problemi.

Entrare nel giro dell’usura è una cosa che ti cambia letteralmente la vita, ma quando lo fai non te ne accorgi, o meglio, mentre ti metti questo cappio al collo credi che tutto andrà bene.

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