Destinazione dei Beni Immobili confiscati alla Mafia

Destinazione dei Beni Immobili confiscati alla Mafia

Analisi delle caratteristiche di destinazione dei beni immobili confiscati alla Mafia e Criminalità

Le criticità

In ordine ai beni confiscati, molteplici sono le criticità che ne ostacolano l’assegnazione ed un effettivo riutilizzo: alla lunghezza dei procedimenti giudiziari si aggiungono una forte concentrazione di beni in comuni di piccole dimensioni, un’insufficienza tecnico amministrativa degli enti destinatari nell’elaborazione di progettualità per la valorizzazione degli stessi, che insieme alle limitate risorse dedicate rendono complessa e difficile la realizzazione dell’obiettivo finale.

Considerato poi che circa un terzo del patrimonio confiscato è costituito da terreni, evidente risulta la difficoltà dei soggetti pubblici potenziali destinatari nel manifestare interesse alla loro acquisizione.

La definitività della confisca non costituisce, tuttavia, parametro certo di destinabilità.

Occorre, infatti, considerare anche i beni rinvenienti da confische che, pur definitive, non hanno completato il percorso di verifica dei crediti, nonché l’insieme dei cespiti, parimenti in gestione, che risultano essere già stati precedentemente proposti senza successo a tutti o a parte dei soggetti potenziali destinatari.

Strumenti atti ad accelerare il processo destinatorio

Tuttavia, per accelerare poi la procedura di destinazione, strumento di particolare efficacia è stato individuato nella Conferenza di servizi preceduta dalle riunioni dei Nuclei di supporto presso le Prefetture che, riunendo tutti i soggetti interessati, consente un celere superamento di possibili ostacoli e la migliore conoscenza dei beni mesi a disposizione.

Attualmente, è in fase di sviluppo la creazione sul sito istituzionale di un’apposita “vetrina” nel cui ambito, così come già avviene per i beni mobili registrati, i beni immobili destinabili potranno essere presentati con immediatezza ai soggetti potenzialmente interessati all’acquisizione, siano essi

Inoltre, in sinergia con i Nuclei di supporto delle Prefetture, è costante l’attività volta a rendere sempre più consapevoli gli enti territoriali circa lo stato, le potenzialità di utilizzo e gli strumenti che la normativa mette a disposizione per un’effettiva valorizzazione dei beni che insistono sui rispettivi territori.

Le piattaforme dell’ANBSC consentono all’Agenzia di disporre di un sistema gestionale sempre più efficace ed efficiente, restituendo un’informazione ancora più completa dei beni confiscati.

Per il potenziamento del processo destinatorio dei beni, assolutamente centrale rispetto alla mission istituzionale dell’Agenzia, volta alla pronta restituzione alle comunità locali dei beni sottratti alla criminalità organizzata, risulta, infatti, indispensabile disporre di dati ordinati, accessibili, attendibili, completi, corretti e interpretabili.

Obiettivo perseguito

Il tema non è tanto quello di “innalzare”, in valori assoluti, il numero dei beni destinati quanto quello di sviluppare politiche virtuose di destinazione che possano garantire, in modo sostenibile e duraturo, un reimpiego del patrimonio confiscato concretamente rispondente ai bisogni dei territori, nella convinzione che ciò costituisca il fattore di successo dell’intero processo di sottrazione dei beni alla criminalità organizzata, perseguito attraverso le misure ablatorie penali e di prevenzione.

Si evidenzia la stretta correlazione che intercorre tra le caratteristiche di “attrattività” dei singoli beni (collocazione e natura dei cespiti, presenza di abusi e di difformità urbanistiche talora insanabili, lotti interclusi, confische pro-quota, pessime condizioni manutentive, elevato numero di beni già destinati nel territorio di comuni anche di piccolissime dimensioni, ecc.) ed il tempo necessario alla loro destinazione.

La destinabilità degli immobili confiscali è strettamente correlata al valore sociale che gli stessi immobili acquisiscono nel momento in cui ritornano ad essere fruibili dalla collettività che ne aveva perso la disponibilità per opera della criminalità organizzata.

Un pensiero su “Destinazione dei Beni Immobili confiscati alla Mafia

  1. Giuseppe Liberotti dice:

    Materia complessa come anche la gestione alla quale bisognerebbe coinvolgere il terzo settore ed il volontariato proprio per maggiormente coinvolgere il territorio.

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