Evoluzione del Solar Power

Evoluzione del Solar Power

Fotovoltaico in evoluzione: non più condizionati dalle batterie

Le capacità di sfruttare la luce solare per produrre energia elettrica (senza dimenticare il solare termico) è stata finora condizionata dal problema dell’accumulo dell’energia che è essenzialmente prodotta di giorno per un utilizzo diffuso nell’arco delle 24 ore, anche quando non c’è produzione come di notte.

L’unica soluzione era di dotarsi di una serie di accumulatori in cui il surplus diurno veniva accumulato per essere utilizzato di notte o a fronte di esigenze improvvise.

È stato questo che ha in parte penalizzato anche le stazioni di ricarica domestica delle auto elettriche.

Finora, appunto, finora, infatti con la classica logica della necessità che aguzza l’ingegno è stata data una fortissima spinta alla ricerca nel campo dei condensatori con dei risultati che fino a poco tempo fà erano ritenuti irraggiungibili.

Ma cosa sono i condensatori ?

Sono l’alternativa alle batterie e sono costituiti da foglietti di materiale conduttore, in grado si accumulare l’energia elettrica (le cariche elettriche), separati da uno strato di isolante (dielettrico), strettamente avvolti, che permettono di immagazzinare le cariche elettriche in attesa che le si voglia utilizzare.

Quali vantaggi offrono questi supercondensatori (supercaps) rispetto alle batterie ricaricabili?

Molteplici perché si ricaricano molto più velocemente, non perdono la capacità di ricarica in maniera sensibile (-10% dopo 10.000 cicli di ricarica), non contengono terre rare, cobalto o litio e, pertanto, non dipendono da una o più fonti limitanti e, non dovrebbero generare rifiuti pericolosi allo smaltimento.

Il principale difetto era costituito, finora, dalla scarsa capacità di accumulo di energia rispetto alle batterie che, stanti le loro caratteristiche, rendeva il loro impiego efficace solo nei circuiti elettronici.

Oggi si ha notizia di una nuova generazione di (super)condensatori che ha raggiunto una notevole capacità di carica (circa il 60% di una batteria al litio a parità di costo) abbinata al fatto che non presenta dipendenza dal litio o dal cobalto in quanto le armature possono essere costituiti da un conduttore come ad esempio l’alluminio e da un isolante che potrebbe essere sia polietilene che altre matrici organiche.

Ad oggi sono già disponibili delle unità di continuità per computer e banche dati che sfruttano tale sistema con una ottima efficacia.

La soluzione sarebbe tutta da esplorare anche se ancora oggi non si vuole capire che dobbiamo lottare contro l’immissione di calore nel sistema Terra e non fare la guerra all’emissione di CO2 che è solo un indice dell’uso di fonti di energia fossile.

In tale ottica i supercaps sarebbero un buon modo per accumulare energia elettrica da fotovoltaico, anche a livello domestico, per ricaricare le auto elettriche.

Forza antropocene green, possiamo farcela.

  • Le Fonti di litio sono:
  • Australia che da sola copre il 50% della produzione mondiale di litio
  • Cile che utilizza i giacimenti del deserto di Atacama
  • Cina
  • Agentina
  • USA

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