La deindustrializzazione in Italia

La deindustrializzazione in Italia

Il Degrado della nostra industria dopo la cessione ai Francesi del settore automobilistico e del suo indotto.

Dopo un evento così, è normale che un Paese tra i più industrializzati al mondo, faccia una fine misera.

La vendita delle proprie aziende agli stranieri fa perdere a qualsiasi stato l’identità nazionale e, nel nostro caso, ha esposto al ludibrio i prodotti a marchio italiano, sinonimo di eccellenza e prima così amati nel mondo.

Essere una “Democrazia Colonica” e una “Terra di Conquista” porta a questo!

Non avere più le caratteristiche patriarcali di “famiglie con radici forti”, dopo decenni di figli dei fiori e consumismo, ha portato ad exitus il Made in Italy.

L’automobile italiana che era un’eccellenza nel mondo, è stata venduta ai Francesi.

Mai Marchionne o Gianni Agnelli avrebbero commesso un tale orrore.

Ora le fabbriche più fiorenti d’Europa che costituivano l’indotto, rischiano di chiudere i battenti; eppure il Popolo italiano con le proprie tasse ha sostenuto la FIAT per decenni, le ha dato in dote: Lancia, Alfa Romeo, Abarth, Maserati etc.

Scoprire che questo patrimonio è diventato Francese, sconvolge l’opinione pubblica.

Ma quando è nata la Stellantis, per mano dell’omino nero degli Agnelli… istituzioni e popolo italiano dov’erano? A giocare su facebook?

E siccome la faccia tosta non ha confini, arrivano persino i ricatti: ”… o ci date i soldi, o chiudiamo le fabbriche!” Con tanto di cassa integrazione ai danni del Popolo Sovrano!

Eppure era semplice risolvere la situazione, bastava “nazionalizzare” le aziende strategiche, ma per fare questo ci vogliono gli attributi, non i soliti incapaci eletti per rubare insieme ai complici!

L’industria automobilistica ed il suo indotto soppressi da disattenzioni politiche eclatanti.

L’Alitalia distrutta.

Eppure tiene banco Ilaria Salis, invece degli interessi di un’intera nazione, lasciata nel mare in tempesta, con il rischio che in migliaia perderanno il lavoro e non avranno un futuro.

Ora che Carlos Tavares (A.D. di Stellantis) alza i toni usando l’arma dei ricatti di Stato, bisogna provvedere a rispondergli per le rime.

Chi lo farà?

Sarebbe bellissimo tornare a fare squadra per tifare Italia.

Un sogno nazionalizzare le aziende strategiche italiane e blindarle, prima che tutto vada in malora, agricoltori compresi.

Ci resteranno solamente i nuovi idoli, caricature di una umanità in declino.

Questa è l’Italia!

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