Un Coach per Professionisti, serve davvero?

Un Coach per professionisti, serve davvero?

La figura del coach sembrerebbe più conosciuta in ambito sportivo, ma in realtà molti sono gli imprenditori e i professionisti che ne stanno scoprendo l’efficacia.
Ma chi è un coach e di cosa si occupa?
Il coach è una figura professionale che guida un’altra persona verso una situazione desiderata e lo supporta nel raggiungimento di uno specifico obiettivo personale, professionale o sportivo.
Il metodo offre al cliente strumenti che gli permettono di elaborare e identificare i suoi obiettivi e rafforzare efficacia e prestazione personali. Il presupposto di partenza è che ogni persona ha delle potenzialità latenti; l’obiettivo del coach è di scoprirle e insegnare al cliente come utilizzarle (Wikipedia).
Non è uno psicologo, non interviene infatti in caso di disturbi patologici.
Il coach non lavora sulla rielaborazione del passato, ma è completamente focalizzato sul qui ed ora e sul raggiungimento di risultati tangibili.
Non è un consulente, non fornisce consigli. Il coach utilizza la metodologia delle domande e dell’ascolto attivo per far si che il cliente trovi delle soluzioni inesplorate fino a quel momento.
Ha competenze di comunicazione efficace, leadership, problem solving, tecniche di sviluppo delle performance umane, autoefficacia.
Il coach è richiesto solitamente da un professionista che vuole effettuare dei miglioramenti nella propria vita professionale.

Professionisti in crisi o in crescita?

Viviamo un periodo in cui il lavoro dei commercialisti ad es. è diventato poco soddisfacente, in Italia 1 professionista su 2 è stressato dal lavoro e rischia il burnout lavorativo.
D’altra parte, nella mia esperienza personale, ho conosciuto dei professionisti che hanno effettuato una vera e propria svolta nella loro attività, sono in crescita (non solo numerica, ma soprattutto qualitativa) e mi sono soffermata a studiarli ed analizzare i fattori che li abbiano portati al successo.
Ecco i 7 fattori che portano al successo un professionista:
  1. Unicità oggi vince chi si specializza differenziandosi dalla massa, per far questo bisogna riallinearsi ai propri valori, scoprire eventuali potenzialità ancora inespresse, individuare gli elementi che ti rendono unico e potenziare una ed una sola delle svariate competenze in possesso.
  2. Valorizzare le Risorse Umane i collaboratori sono una risorsa, ma solo nel momento in cui il lavoro in studio è ben organizzato e si è capaci di renderli autonomi affinché siano in grado di portare avanti il lavoro negli studi anche in assenza del dominus.
  3. Network stringere relazioni con i colleghi è l’unico modo per vivere la professione senza sentirsi soli; diventando complementari con competenze specialistiche diverse si ha la possibilità di soddisfare un ampio pubblico di utenza, senza impazzire nel dover sapere tutto di tutto.
  4. Lavorare con i Clienti Ideali non serve dire di “si” a tutti a scapito della qualità del servizio offerto, la chiave del successo professionale è puntare all’eccellenza e per far questo è necessario avere meno clienti, i migliori e maggiormente remunerativi.
  5. Gestione del Tempo e dello Stress lavorare nelle urgenze e tra continue pratiche in scadenza non è l’ideale per un professionista che punta al benessere lavorativo; questa situazione, che per molti è diventata quasi “normale”, può minare la salute del professionista e anche della sua famiglia, difatti i problemi lavorativi vengono portati a casa e purtroppo si riversano su moglie, marito e figli.
  6. Divertimento avere uno studio professionale, con targa e riconoscimenti è una cosa seria; e chi ha detto che non bisogna divertirsi? Ho notato che chi ha creato nel suo studio un ambiente sereno, in cui titolare e collaboratori sorridono e si divertono, in cui c’è “aria di crescita” (anche attraverso corsi di formazione sulle soft skills, perché no?!) è riuscito a rendere il lavoro motivante e stimolante, ad avere clienti più fidelizzati e contenti, e a consegnare le pratiche più rapidamente.
  7. Coaching saper porre le domande giuste, saper sviscerare qualsiasi problema e risolverlo con un approccio vincente, avere una mentalità di successo, utilizzare la metodologia dell’ascolto attivo anche con clienti e fornitori…ecco cosa porta il professionista a spiccare tra tanti.

Il coaching come elemento strategico

Quindi il coach aiuta professionisti in crisi o in crescita?
Entrambi, ovviamente la situazione di partenza e gli obiettivi saranno diversi, ma in entrambi i casi il coach è una carta vincente.
Dunque se come professionista vuoi accelerare il raggiungimento dei tuoi obiettivi, eliminando i blocchi che non ti stanno permettendo di formarti come vorresti, è arrivato il momento di avere il tuo coach.

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