Fisco 2,6 milioni di lettere ai contribuenti.

Fisco 2,6 milioni di lettere ai contribuenti

Il fisco scalda i motori, pronti per l’invio 2,6 milioni di lettere ai contribuenti italiani. Previsti i controlli e per chi non rimedia ed arrivano i salassi.

Raggiunti gli obiettivi 2022 del Pnrr, si lavora sui nuovi obiettivi per il 2023 ed anni a seguire.

L’ultima manovra è stata ideata per convincere i contribuenti a regolarizzare le loro posizioni con il ravvedimento: coloro che vi accederanno, eviteranno maggiori sanzioni per i periodi d’imposta 2021 e precedenti, ottenendo uno sconto (1/18 del minimo).

Sembra la panacea di tutti i mali, in realtà è l’ennesima maniera che il fisco ha elaborato per fare cassa impugnando la scure.

Certo bisognerebbe comprendere che un numero così alto di irregolarità, nasconde un disagio sociale molto più profondo, ma l’omino nero delle tasse, sceglie di non capire.

Servono soldi: tanti! Lo Stato ha costi e sperperi enormi che i contribuenti devono necessariamente coprire, per facilitare le cose a chi ci Governa e vuole ben figurare tra i grandi.

Stiamo cercando di uscire da anni difficili, per via della Pandemia Covid-19, che ci è costata miliardi per i vaccini e la sanità e siamo già nel bel mezzo di un’altra emergenza mondiale, per via della guerra in Ucraina, che ci costringe a spendere una enormità per le armi e che ci ha portato alla attuale crisi energetica: con l’embargo del Petrolio Russo di circa mille barili al giorno, adottato ieri 05.02.2023, il costo dei carburanti schizzerà a cifre che sfioreranno euro 2,5/litro.

Insomma: il pozzo del denaro pubblico è stato prosciugato e soprattutto, sono stati “spremuti” oltre misura i cittadini – contribuenti.

Il fisco ormai troppo spesso dimentica che, anche per la nostra Costituzione, prima si è Cittadini e dopo Contribuenti e non viceversa.

Uno Stato, degno di essere tale, per prima cosa deve rendere sereno il percorso quotidiano dei propri Cittadini e soltanto dopo “stressarli” per recuperare ciò che non hanno potuto versare.

Forse è giunto il momento di assistere i cittadini italiani e le imprese, per i danni creati dalle scelte scellerate dell’Europa e dai nostri governanti, che invitano tutti a pagare con minacce di ben più gravose sanzioni.

Certo si cercherà di fare cassa con la rottamazione Quater e con le ultime agevolazioni fiscali, previste nella legge di Bilancio, ma per quanto ancora i contribuenti, a tasche vuote, tollereranno chi ci Governa e questa Europa di mezze calze forate?

Siamo qui, cari contribuenti per augurarvi, con la morte nel cuore, una buona lettura delle “simpatiche” letterine in arrivo.

La prossima volta che andrete a votare, ricordatevi che poi si paga pegno!

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