Nuovi Crediti di Imposta da Riportare nel Quadro Ru

Record dell’agenzia delle Entrate 

Ebbene si!!.., anche quest’anno l’ADE si è ri-assicurata il record nel diramare le istruzioni del modello unico, e più specificatamente le istruzioni del quadro RU, per la cui compilazione occorre leggere le relative istruzione contenute nelle 64 pagine, per solo 2 pagine del relativo modello

Nello specifico nel quadro RU vanno esposti i dati relativi ai crediti d’imposta concessi a favore delle imprese da norme agevolative, nonché una serie di nuovi crediti di imposta nell’ambito dei Decreti emanati per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19 quali:

  • credito d’imposta per il monitoraggio degli immobili (codice credito H1);
  • credito d’imposta per canoni di locazione immobili a uso non abitativo e affitto d’azienda (codice credito H8); credito d’imposta per spese di sanificazione e acquisto dispositivi di protezione (codice credito H9);
  • credito d’imposta per canoni di locazione di botteghe e negozi (codice credito I1);
  • credito d’imposta per rafforzamento patrimoniale delle imprese di medie dimensioni (codice credito I2);
  • credito d’imposta per rafforzamento patrimoniale delle imprese di medie dimensioni – società conferitarie (codice credito I3);
  • credito d’imposta per la costituzione di società benefit (codice credito I4);
  • credito d’imposta per le rimanenze di magazzino (codice credito I5);
  • credito d’imposta per spese adeguamento ambienti di lavoro (codice credito I6);
  • credito d’imposta per il recupero dei buoni vacanza (codice credito I7);
  • credito d’imposta a favore delle imprese editrici di quotidiani e di periodici iscritte al ROC per l’acquisizione di servizi digitali (codice credito I8);
  • credito d’imposta per gli investimenti in campagne pubblicitarie affidate a leghe e società sportive (codice credito I9);
  • credito d’imposta per gli investimenti in ricerca e sviluppo, in transizione ecologica, in innovazione tecnologica 4.0 e in altre attività innovative (codice credito L1);
  • credito d’imposta per gli investimenti nel comune di Campione d’Italia (codice credito L2);
  • credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato (codici credito L3 – 2L – 3L);
  • credito d’imposta per “vuoto a rendere” (codice credito L4);
  • credito d’imposta per miglioramento delle acque potabili (codice credito L5);
  • credito d’imposta per donazioni a sostegno delle iniziative formative manageriali (codice credito L6);
  • credito d’imposta per l’acquisto della carta dei giornali da parte di imprese editrici (codice credito L7);
  • credito d’imposta a favore delle farmacie per prestazioni di telemedicina (codice credito L8);
  • credito d’imposta per l’acquisto di cargo bike e di cargo bike a pedalata assistita (codice credito L9).

Alcuni dei crediti di imposta introdotti per fronteggiare l’emergenza Covid-19 vanno riportati anche nel prospetto Aiuti di Stato presente nel quadro RS, rigo RS401.

Tale quadro, presente in tutti i modelli dichiarativi 2021, deve essere compilato, come recitano le istruzioni, da tutti i soggetti che fruiscono dei crediti d’imposta derivanti da agevolazioni concesse alle imprese. Molti dei dati richiesti in tale quadro sono già in possesso dell’amministrazione finanziaria e possono pertanto apparire come inutili duplicazioni.

Le istruzioni alla compilazione del quadro RU prevedono che per ciascuna agevolazione deve essere compilato un apposito modulo indicando il codice identificativo del bonus, l’ammontare del credito ricevuto e dell’eventuale credito residuo proveniente dalla dichiarazione dell’anno precedente nonché, infine, il credito spettante nel periodo di riferimento della dichiarazione che, per i soggetti c.d. solari, coinciderà con l’anno 2020.

Un vero e proprio labirinto fatto di codici, sigle, periodi di riferimento, riporti da annualità precedenti e simili, e non sarà semplice, per noi professionisti, riuscire a compilare tale quadro senza incorrere in errori o dimenticanze. E la prospettiva, che per le dichiarazioni 2022 per l’anno di imposta 2021, potrebbe essere anche peggiore di quest’anno per via dei nuovi bonus e crediti di importa previsti nell’ultimo decreto del governo Draghi (Decreto Legge 41 del 22/03/2021) e quelli a venire con eventuali nuovi decreti legati all’emergenza COVID-19.

Da anni si parla di semplificazioni fiscali, che difatti rimane solo su carta,  ma nella realtà assistiamo  inermi ad uno spropositato aumento di quadri ed istruzioni delle dichiarazioni dei redditi.

Ciò dimostra inequivocabilmente la complessità del nostro sistema tributario, che forse è arrivato il momento di operare una vera semplificazione, e che non rimanga, come succede ormai da anni, solo sulla carta ma mai messo in atto dalla politica e dal legislatore.

D’Annibale William Frank

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